I personaggi del cuore – Finnick Odair

Salve lettori 🙂

Torna la rubrica dedicata ai miei personaggi preferiti! 😉 Dopo gli articoli dedicati a Hermione Granger e Tobias Eaton è il momento di un altro personaggio di un’altra storia che ho amato particolarmente: sto parlando di Finnick Odair, direttamente dal Distretto 4 di Hunger Games, la trilogia distopica di Suzanne Collins.

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Anche in questo caso, avviso tutti coloro che non hanno letto ancora tutti i libri e che quindi non sanno come andrà a finire la storia. Non voglio rovinare il finale a nessuno, per cui:

ATTENZIONE – SPOILER

Leggete a vostro rischio e pericolo, ma poi non ditemi che non eravate stati avvisati!

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Finnick proviene dal Distretto 4, il distretto della pesca. A soli 14 anni viene eletto come tributo per gli Hunger Games, dai quali esce vincitore, mostrando una particolare abilità con il tridente. Ma la sua caratteristica principale è la sua bellezza, che lo rende popolare e desiderato a Capitol City. Questo gli permetterà di venire a conoscenza di molti segreti: i segreti sono infatti il prezzo della sua compagnia.

Il personaggio di Finnick Odair compare per la prima volta nel secondo libro della trilogia, Hunger Games – La ragazza di fuoco. Infatti, dopo aver partecipato alla 65° edizione degli Hunger Games, Finnick viene eletto anche come tributo, insieme alla sua mentore Mags, per la Terza Edizione della Memoria, in cui il presidente Snow ha stabilito che:

«Nel settantacinquesimo anniversario, affinché i ribelli ricordino che anche il più forte tra loro non può prevalere sulla potenza di Capitol City, i tributi maschio e femmina saranno scelti tra i vincitori ancora in vita».

(Da Hunger Games – La ragazza di fuoco)

All’inizio Finnick sembra non avere molta rilevanza e si prova anche una certa diffidenza nei suoi confronti, è difficile fidarsi completamente di lui. Con il procedere della storia, però, Finnick assume sempre più importanza e inevitabilmente entra nel nostro cuore, complice quell’aria da ragazzo irresistibile e le sue battutine sarcastiche. Inoltre, devo dire che la scelta dell’attore Sam Claflin è stata secondo me perfetta: Finnick non poteva che essere così come lo interpreta lui (scusate, ho un debole per Sam ♥ ).

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Una volta entrati nell’arena, Finnick si allea subito con Katniss e Peeta. E qui c’è un momento particolare, quello che mi ha inevitabilmente fatto amare Finnick:

«Adesso sveglio Peeta» dico io.

«No, aspetta» dice Finnick. «Facciamolo insieme. Mettiamogli la faccia davanti agli occhi».

Be’, nella mia vita sono rimaste così poche occasioni di divertimento che accetto e basta. Ci piazziamo sui lati di Peeta, ci pieghiamo in avanti finché non abbiamo la faccia a pochi centimetri dal suo naso e poi gli diamo una scrollata. «Peeta, Peeta, svegliati» dico con una voce dolce e cantilenante.

Le sue palpebre si spalancano all’improvviso e Peeta fa un salto come se lo avessimo pugnalato. «Aaah!»

Io e Finnick ricadiamo nella sabbia, sganasciandoci dalle risate. Ogni volta che cerchiamo di fermarci, guardiamo i tentativi di Peeta di conservare un’espressione sdegnata e scoppiamo di nuovo a ridere. Quando riprendiamo il controllo, penso che Finnick Odair sembra proprio un tipo a posto. O almeno non è vanesio ed egocentrico come pensavo. In effetti non è niente male.

(Da Hunger Games – La ragazza di fuoco)

In realtà, se non avete letto il libro, non potrete capire a fondo quanto sia bella questa scena e quanto faccia ridere. Come dice Katniss, per i tributi ormai non è rimasto molto per cui divertirsi e ridere, ma qui, per una volta, loro si concedono una risata che parte dal cuore, uno scherzo innocente come se fossero tre ragazzi innocenti, ben consapevoli di non esserlo, perché potrebbero morire da un momento all’altro.

Alla fine, come sappiamo (anche chi non ha letto il libro ma ha già visto il film lo sa), si scopre che Finnick faceva parte di un piano per dare vita alla rivoluzione dei distretti contro Capitol City, quella che cambierà per sempre le vite dei tributi e dei distretti stessi, ma anche la vita di Finnick.

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Nell’ultimo libro della trilogia, infatti, Hunger Games – Il canto della rivolta, veniamo a sapere che Annie, l’unico e solo vero amore di Finnick, è stata catturata insieme a Peeta e Johanna a Capitol City, che li tiene in ostaggio torturandoli. Ed è qui che l’amicizia tra Finnick e Katniss cresce, forse anche un po’ inconsapevolmente: i due si trovano legati da un’esperienza terribile, quella di avere due delle persone a loro più care in ostaggio a Capitol City. Nonostante Katniss sia inizialmente arrabbiata con Finnick per averla tenuta all’oscuro del piano della rivoluzione, successivamente trova in lui una spalla, qualcuno con cui parlare e sfogarsi riguardo a Peeta, perché sa che lui sta attraversando lo stesso con Annie. Infatti, nella prima parte del libro, vediamo un Finnick stravolto dal dolore, impazzito al solo pensiero di Annie torturata a Capitol City. Inoltre, è proprio Finnick che aiuta Katniss a capire quel che prova per Peeta:

«È che quando ti ho incontrata non capivo. Dopo i tuoi primi Giochi, pensavo che tutta la tua storia d’amore fosse una commedia. Ci aspettavamo tutti che avresti ripetuto quello schema. Ma è stato solo quando Peeta ha colpito il campo di forza ed è quasi morto che…» Finnick esita.

Ripenso all’arena. A come singhiozzavo dopo che Finnick aveva rianimato Peeta. All’espressione interrogativa sul viso di Finnick. Al modo in cui aveva giustificato il mio comportamento, attribuendone la causa alla mia finta gravidanza. «Che… cosa?»

«Che ho capito di averti giudicato male. E che lo ami davvero. Forse non lo sai nemmeno tu. Ma chiunque vi faccia attenzione, si accorgerebbe di quanto ti importa di lui» dice in tono gentile.

Chiunque? Durante la sua visita, prima del Tour della Vittoria, Snow mi aveva sfidato a cancellare ogni residuo dubbio sul mio amore per Peeta.

“Convinca me”, aveva detto.

Sotto quell’ardente cielo rosa, con Peeta sospeso tra la vita e la morte, sembra che alla fin fine io ci sia riuscita. E nel farlo, ho offerto a Snow l’arma che gli serviva per spezzarmi.

(Da Hunger Games – Il canto della rivolta)

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Nel tentativo di creare un diversivo per la liberazione degli ostaggi, Finnick appare in tv, confessando all’intera Panem come il presidente Snow lo abbia usato vendendo il suo corpo a Capitol City e di come questi lo pagassero rivelandogli segreti, tra cui anche il segreto del successo del presidente Snow in persona.

Altrettanto bello ed emozionante è il passaggio in cui Katniss descrive il momento in cui, una volta liberati i vincitori in ostaggio a Capitol City, Finnick rivede la sua Annie:

«Finnick!» Qualcosa a metà tra uno strillo e un grido di gioia. Una giovane donna, splendida anche se un po’ in disordine – scuri capelli arruffati e occhi verde mare – corre verso di noi senza nient’altro addosso che un lenzuolo. «Finnick!» E di colpo è come se al mondo non ci fosse nessuno tranne loro due, che si aprono un varco nello spazio per raggiungersi. Si scontrano, si abbracciano, perdono l’equilibrio, vanno a sbattere contro un muro, e lì rimangono. Stretti in un unico essere. Indivisibili.

Provo una fitta di gelosia. Non per Finnick o per Annie, ma per il fatto che loro due sono una certezza. Vedendoli, nessuno potrebbe mettere in dubbio il loro amore.

(Da Hunger Games – Il canto della rivolta)

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Annie e Finnick si sposano, e successivamente lei rimane incinta. Da qui in poi, la storia di Finnick non è molto dettagliata.

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Finnick entra a far parte della squadra speciale, insieme a Katniss, per sferrare l’ultimo attacco alla capitale, e purtroppo muore durante l’ultima missione, ucciso da alcuni ibridi. Finnick si sacrifica per salvare altri componenti della squadra, tra cui proprio Katniss, Peeta e Gale. Come i lettori della trilogia ben sanno, la morte di Finnick è trattata purtroppo in modo molto sbrigativo: non si ha il tempo di elaborare questo lutto, quasi non ci si accorge che uno dei personaggi più importanti della storia muore. 🙁

Finnick

Come avrete capito, Finnick Odair è un personaggio inizialmente misterioso, ambiguo, apparentemente pieno di sé e ben consapevole del suo bell’aspetto, ma non è solo questo. Finnick è coraggio, è rivoluzione, è amore, è amicizia. Un personaggio completo, che sicuramente fa la differenza all’interno della storia, pur non essendo uno dei principali protagonisti. L’amore per Annie, che tutti considerano pazza, è il suo punto di forza e contemporaneamente il suo punto debole: è quello che ci fa capire quanto grande sia il cuore di questo personaggio.

Voi che ne pensate di questo personaggio? Vi piace? Perché?

Vi aspetto nei commenti! 🙂

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6 Risposte a “I personaggi del cuore – Finnick Odair”

  1. Quanto amore per Finnick <3
    Peeta è il mio preferito, ma Finnick ha comunque un posto speciale nel mio cuoricino 😛

    1. La penso esattamente come te <3 Peeta è fantastico, ma Finnick ha il suo fascino irresistibile a cui nessuno può resistere 😀

  2. Continua la rubrica “abbiamo gli stessi gusti sempre e comunque”! 😀 ahahahahah
    Anche in questo caso hai scelto un personaggio che amo, il mio personaggio maschile preferito di Hunger Games, Gale e Peeta hanno fin troppi difetti se paragonati a lui! 🙂

    1. Ahahahah 😀
      Sì, Finnick ha un fascino particolare! Gale non mi piace molto, ma è comunque un personaggio importante, mentre Peeta.. Come si fa a non amare Peeta? <3 Ma Finnick è Finnick, non ci sono storie 😉

  3. quanto ho pianto , nessuno lo sa. appena ho letto la parte della sua morte ho chiuso il libro e mi sono messa a piangere , poi , passati mesi ho visto il film su internet e vedere quella scena mi ha spezzato il cuore . io che urlavo ‘ NO SALVATE FINNICK ! FINNICK! ‘ fino al momento in cui katniss mette fine alle sue sofferenze . è stato un trauma per me . il mio personaggio preferito morto. traumi anche qui

    1. Anche per me è stato un trauma, Finnick in questa saga è il mio personaggio preferito subito dopo Peeta! Lacrimoni per tutti 🙁

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