Le battute migliori e più divertenti di Ron

È inutile chiedere aiuto per i compiti a Ron, ma se vi serve qualche risposta secca, è la persona che fa per voi. Ecco quindi alcune delle sue migliori battute e delle sue più divertenti risposte taglienti!


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Quando non era interessato ai nobili obiettivi di Sir Cadogan

«Addio!» gridò il cavaliere, infilando la testa in un quadro che raffigurava alcuni monaci dall’aria sinistra. «Addio, miei compagni d’armi! Se mai
avrete bisogno di un nobile cuore e nervi d’acciaio, cercate di Sir Cadogan!»

«Sì, senz’altro» mormorò Ron, mentre il cavaliere spariva, «se mai avremo bisogno di un pazzo».

 

(Harry Potter e il prigioniero di Azkaban)


Quando ricordò a Hermione, con i suoi modi calmi e gentili, le sue capacità di strega

«Vediamo: Tranello del Diavolo, Tranello del Diavolo… Che cosa diceva la professoressa Sprite? Che la pianta ama il buio e l’umido…»

«E allora accendi un fuoco!» esclamò Harry sempre più in difficoltà.

«Già… certo… ma non c’è legna!» gridò Hermione torcendosi le mani.

«MA SEI DIVENTATA MATTA?» ruggì Ron. «SEI UNA STREGA, Sì O NO?»

 

(Harry Potter e la Pietra Filosofale)


Quando escogitò un metodo decisamente fuori dal comune per distruggere Lord Voldemort

«Che cosa ci fai con tutti questi libri, comunque?» le chiese Ron, zoppicando verso il suo letto.
«Sto solo cercando di decidere quali portare con noi» rispose Hermione.
«Quando andremo a cercare gli Horcrux».
«Ah, già». Ron si batté una mano sulla fronte. «Mi ero dimenticato che
daremo la caccia a Voldemort in una biblioteca ambulante».

 

(Harry Potter e i Doni della Morte)


Quando fu di grande supporto per Harry durante il Torneo Tremaghi

Lo stomaco di Harry sussultò: ora era primo alla pari con Cedric. Ron e Hermione, colti di sorpresa, lo fissarono sbigottiti, poi scoppiarono a ridere e presero ad applaudire forte con il resto della folla.

«E vai, Harry!» urlò Ron sopra il frastuono. «Allora non stavi facendo lo scemo: stavi dimostrando tempra morale!»

 

(Harry Potter e il Calice di Fuoco)


Quando diede a tutti noi un’importante lezione di Difesa contro le Arti Oscure

Harry respirò profondamente e continuò con calma, anche se le sue viscere ribollivano. «Sì, i fantasmi sono trasparenti, ma gli Inferi sono corpi morti, no? Quindi devono essere solidi…»

«Un bambino di cinque anni avrebbe potuto dirci altrettanto» rispose Piton sarcastico. «L’Inferius è un cadavere che è stato rianimato dagli incantesimi di un Mago Oscuro. Non è vivo, viene solo usato come una marionetta per eseguire gli ordini del mago. Un fantasma, come voglio sperare che tutti ormai sappiate, è l’impronta di un’anima dipartita lasciata sulla terra, e naturalmente, come Potter ci informa, è trasparente».

«Be’, quello che ha detto Harry è utilissimo se vogliamo distinguerli!» intervenne Ron. «Quando ci troviamo faccia a faccia con uno di loro in un vicolo buio abbiamo giusto il tempo di un’occhiata per vedere se è solido, non ci mettiamo a chiedere: “Mi scusi, lei è l’impronta di un’anima dipartita”?»

 

(Harry Potter e il Principe Mezzosangue)


Quando voleva semplicemente dare un’occhiata a Urano

«Ho due Nettuni qui» disse Harry dopo un po’, guardando torvo la sua pergamena, «non può essere giusto, vero?»

«Aaaaah» disse Ron, imitando il sussurro mistico della professoressa
Cooman, «quando due Nettuni appaiono nel cielo, è un segno sicuro che sta nascendo un piccoletto con gli occhiali, Harry…»

Seamus e Dean, che lavoravano lì accanto, ridacchiarono forte, anche se non abbastanza da coprire gli squittii eccitati di Lavanda Brown. «Oh, professoressa, guardi qui! Credo di avere un pianeta inaspettato! Oooh, che pianeta è, professoressa?»

«È Urano, mia cara» rispose la professoressa Cooman, scrutando la mappa.

«Posso dare anch’io un’occhiata a Urano, Lavanda?» disse Ron.

 

(Harry Potter e il Calice di Fuoco)


Quando provò ad essere come Hermione

«No» rispose Hermione asciutta. «Qualcuno ha visto la mia copia di
Numerologia e Grammatica?»
«Oh, sì, l’ho presa io per leggere qualcosa prima di dormire» disse Ron,
molto piano.

 

(Harry Potter e il prigioniero di Azkaban)


Quando fu un grande maestro di tatto

Tutti e tre tacquero. Dopo una lunga pausa, con voce esitante Hermione si decise a fare la domanda più spinosa: «Pensate che sia il caso di andare a parlarne con lui?»

«Allora sì che ci sarebbe da ridere!» disse Ron. «Salve, Hagrid, dicci un po’, non è che per caso, ultimamente, hai sguinzagliato nel castello un coso pazzo e peloso?»

 

(Harry Potter e la Camera dei Segreti)


Quando Draco Malfoy divenne un furetto

«Non dite niente» sussurrò Ron a Harry e Hermione, mentre poco dopo si sedevano al tavolo di Grifondoro, circondati da chiacchiere eccitate su ciò che era appena accaduto.

«Perché no?» chiese Hermione sorpresa.

«Perché voglio fissare tutto questo nella memoria per sempre» disse Ron, gli occhi chiusi e l’espressione rapita. «Draco Malfoy, lo straordinario furetto rimbalzante…» 

 

(Harry Potter e il Calice di Fuoco)


Quando riassunse la reazione di Pix alla Battaglia di Hogwarts in modo davvero eccellente, a dire il vero

Da qualche parte in lontananza sentirono Pix che sfrecciava nei corridoi intonando un canto di vittoria di propria composizione:

«Abbiam vinto, viva viva Potter,
Vold è mort, con le ossa tutte rotte!»

«Rende l’idea delle dimensioni tragiche dell’avvenimento, no?» commentò Ron, e spinse una porta per lasciar passare Harry e Hermione.

 

(Harry Potter e i Doni della Morte)


Fonte: Pottermore 

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