Recensione – “Ally nella tempesta”, Lucinda Riley

Ally nella tempesta, Lucinda Riley

ATTENZIONE – POSSIBILI SPOILER per chi non ha letto il primo volume!

Trama:

Distesa al sole su uno yacht in mezzo all’Egeo, la giovane Ally, velista esperta, sta vivendo uno dei momenti più emozionanti della sua vita: l’intesa professionale con il famoso skipper Theo Falys-Kings si è da poco trasformata in un amore appassionato. Ma la loro felicità viene bruscamente interrotta dalla notizia della morte di Pa’ Salt, il magnate svizzero che ha adottato Ally e le sue cinque sorelle e che ha lasciato a ciascuna una serie di indizi per mettersi sulle tracce del proprio passato. Ally è troppo sconvolta per esaudire la volontà di suo padre; vuole solo abbandonarsi nelle braccia di Theo e ritrovare un po’ di serenità: non sa però che il destino ha in serbo altre sorprese, e che presto dovrà gettarsi nella lettura del volume lasciatole da Pa’ Salt, la burrascosa storia di Anna Landvik, una cantante d’opera norvegese che nella seconda metà dell’Ottocento divenne la musa del compositore Edvard Grieg. Ed è proprio nella gelida e romantica Norvegia che Ally dovrà scoprire cosa la lega a questa donna misteriosa.

Anno di pubblicazione: 2015 (2016 in Italia)

Genere: Romanzo

Casa editrice: Giunti

Serie: The Seven Sisters #2

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Recensione:

Dopo aver letto ed essere rimasta stregata da Le Sette Sorelle (qui la mia recensione), non vedevo l’ora di continuare la storia e conoscere meglio un’altra delle sorelle D’Aplièse, così non ho resistito e a distanza di qualche mese ho acquistato Ally nella tempesta. Insomma, la serie sulle sette sorelle è una di quelle storie che vuoi assolutamente continuare, per cui leggeresti tutti i libri in un batter d’occhio, ma che allo stesso tempo vuoi goderti e non vuoi finire: ne parleremo quando quasi quasi domani comprerò il seguito!

Dopo aver conosciuto Maia nel primo libro, alla quale mi ero molto affezionata, pensavo sarebbe stato complicato trovare un’altra sorella che mi piacesse quanto lei, e invece mi sbagliavo. La storia di Ally, la seconda sorella, così come era stato per Maia, inizia con la notizia della morte di Pa’ Salt: abbiamo quindi anche il punto di vista e la reazione di un’altra sorella. La morte del padre adottivo getta Ally nello sconforto: non solo per il fatto in sé che suo padre sia morto, ma anche per il senso di colpa di vivere un periodo molto felice della sua vita, in cui ha trovato finalmente l’amore in Theo, velista esperto come lei. Ad aggiungere ancor più sconforto è il fatto che la barca di Ally e Theo si trovava nelle vicinanze di quella di Pa’ Salt proprio pochi giorni prima che la ragazza sapesse dell’accaduto: in effetti, la coppia aveva avvistato la barca e aveva provato ad avvicinarsi e a contattarla, ma non aveva ricevuto risposta.

Dopo essere stata ad Atlantis insieme alle altre sorelle per affrontare insieme la morte del padre e leggere il testamento, Ally inizialmente non ha intenzione di seguire le coordinate e gli indizi lasciati da Pa’ Salt perché ognuna delle figlie potesse indagare e conoscere il proprio passato, ma parte invece con Theo, cercando conforto nel loro profondo e sincero amore. Il destino, però, ha voluto mettere Ally a dura prova; per sfuggire alle emozioni che rischiano di soffocarla, la ragazza decide quindi di seguire la volontà di Pa’ Salt e cercare il suo passato, che la porta in Norvegia.

Come è tipico di Lucinda Riley, ed è uno degli aspetti che più adoro dei suoi libri, la storia rimane sospesa tra passato e presente. Il passato, infatti, porta Ally a scoprire la storia di Anna Halvorsen, una famosa cantante d’opera norvegese della metà dell’Ottocento. La sua vita, però, non è stata esattamente una passeggiata: ciò che emerge è il ritratto di una bambina che, da ingenua, è costretta a crescere e diventare una donna che conta solo su se stessa e sulle proprie forze. Il suo racconto è stato a tratti straziante e mi ha molto commossa, ma leggendo la storia capirete il perché: vi dico solo che nulla, assolutamente nulla, è scontato o banale. Oltre alla storia di Anna e Jens Halvorsen mi sono appassionata anche alla storia di Pip e Karine, tanto dolce quanto commovente, alla pari di quello di Anna.

Infine, volevo parlare velocemente di tre aspetti che mi sono piaciuti tantissimo. Primo, l’ambientazione: la Norvegia, che spero di visitare presto, è una terra magica. Viaggiare tra Oslo e Bergen, non solo geograficamente, ma anche storicamente, è stato meraviglioso! Il secondo aspetto si intreccia con il primo, infatti, e riguarda la storia: la Norvegia ha vissuto la Seconda Guerra Mondiale e qui viene affrontata dal punto di vista dei norvegesi, che non prevedevano affatto l’invasione tedesca. Terzo, la musica: Ally grazie al suo passato riscopre un lato di sé che aveva dimenticato, messo da parte per la sua passione e talento per la vela. La musica e l’arte in generale sono tra le protagoniste di questa storia e della storia della Norvegia.

Ho apprezzato molto il finale, ma in generale i vari risvolti della storia di Ally, che, come Maia, non vedo l’ora di ritrovare nei prossimi libri. Consiglio a tutti Ally nella tempesta, soprattutto a chi ama i romanzi storici, la Norvegia, la musica e la Riley!

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