Recensione – “Antiche voci da Salem”, Adriana Mather

Antiche voci da Salem, Adriana Mather

Trama: 

Salem, ai giorni nostri: quando Samantha Mather si trasferisce nell’antica casa avita per stare vicina al padre, ricoverato perché misteriosamente in coma, trova in città un’accoglienza piuttosto fredda. Sono passati ormai tre secoli da quando il suo antenato Cotton Mather è stato protagonista del processo alle streghe, firmando il trattato usato a fondamento delle condanne, ma i rancori che allora avevano spaccato la comunità sono ancora terribilmente vivi. Isolata e avvolta dall’ostilità gelida degli Eredi delle presunte streghe, Samantha si trova intrappolata in un complicato groviglio in cui passato e presente si intrecciano pericolosamente. Soltanto Jaxon, figlio della migliore amica del padre e segretamente attratto dalla ragazza, sembra immune a quell’odio, almeno finché Samantha non entra in contatto con l’affascinante Elijah, uno spirito tragicamente coinvolto nelle antiche vicende storiche, e le cose si complicano. Samantha scopre un modello ricorrente nei secoli, in base al quale le famiglie dei perseguitati e dei persecutori pagano un terribile tributo di morti.
C’è solo una speranza per evitare che la storia si ripeta: svelare i segreti del passato fra odi antichi e passioni, e rinunciare a qualcosa di sé per aprirsi a un sentimento nuovo.

Anno di pubblicazione: 2016

Genere: Fantasy

Casa editrice: Giunti

Serie: Come impiccare una strega #1

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Recensione:

Antiche voci da Salem è un romanzo fantasy sospeso tra il moderno e l’antico, perché la Salem in cui è ambientato rievoca la città che, alla fine del 1600, fu il principale teatro dei processi alle streghe.

Samantha Mather si trasferisce insieme alla matrigna, Vivian, nell’antica tenuta di famiglia a Salem; suo padre è ormai in coma da quattro mesi, e per far fronte alle spese le due decidono di tornare proprio nella città in cui l’uomo aveva vissuto la prima parte della sua vita. L’entusiasmo di Sam però si spegne completamente quando si accorge che a Salem non è esattamente la benvenuta, a causa del suo cognome e della sua discendenza: Cotton Mather era infatti stato un personaggio chiave nei processi alle streghe, le cui Eredi ancora oggi sembrano portare rancore per l’esecuzione dei propri antenati. Per Sam è come rivivere la Salem all’epoca dei processi, con la differenza che stavolta quella accusata di stregoneria è lei, in quanto vittima dell’odio delle Eredi e quindi dell’intera città.

Sam mi è piaciuta davvero molto e le sue vicende possono essere lette in chiave moderna, come vittima di bullismo, trasmettendo un messaggio importante ai lettori. Nonostante sia forte, traspare anche la sua fragilità per la situazione in cui poi le capita di trovarsi, così come la sua solitudine, soprattutto perché sente la mancanza del padre. Tuttavia non si perde d’animo e lotta con tutta se stessa. Inoltre, non ha paura di mostrarsi per quella che è, una ragazza semplice e buona. Jaxon, il figlio della vicina, è l’unico che, insieme a sua madre, sostiene la ragazza. È un personaggio che sicuramente si apprezza molto per la sua spontaneità e gentilezza, nonostante commetta errori e non sempre riesca a fidarsi di Sam. D’altra parte però, c’è Elijah, un fantasma che inizialmente non va proprio d’accordo con Sam… ma è riuscito a conquistare il mio cuore con i suoi modi all’antica, il suo essere un po’ distaccato ma sempre gentile, il suo essere sarcastico quasi senza accorgersene, in maniera così naturale… Sì, la mia nuova cotta letteraria.

Inoltre, come già accennato, il fatto che la storia sia ambientata a Salem e rievochi i processi alle streghe del 1692 mi ha affascinata ancora prima di leggere il libro. Passato e presente si intrecciano e sono inscindibilmente legati, e rivivere quell’epoca è stato davvero interessante e non manca davvero nulla dal punto di vista fantasy. Le bugie, i pregiudizi, prendersela con i più deboli e indifesi, vendette, la paura delle streghe che diventa un’isteria di massa: tutto questo è presente nel libro ed è un aspetto che ho apprezzato tantissimo. Oltre alla stessa Salem, ci sono anche altri luoghi che mi sono piaciuti: la casa di famiglia di Sam, la casa nel bosco, la biblioteca, i boschi che circondano la città.

Nel complesso quindi Antiche voci da Salem è stata una lettura bellissima e interessante, che offre una rivisitazione della storia in chiave moderna e una continua attualizzazione di temi importanti e delicati quali il bullismo, i pregiudizi, e molto altro. Ne consiglio la lettura a chi è interessato all’epoca storica dei processi alle streghe e agli amanti del fantasy!

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