Recensione – “Buona vita a tutti”, J.K. Rowling

Buona vita a tutti, J.K. Rowling

Trama:

Quando J.K. Rowling è stata invitata a tenere il discorso per la cerimonia di laurea di Harvard, ha deciso di parlare di due temi che le stanno molto a cuore: i benefici del fallimento e l’importanza dell’immaginazione. Avere il coraggio di fallire, ha detto, è fondamentale per una buona vita, proprio come ogni altro traguardo considerato di successo. Immaginare se stessi al posto degli altri, soprattutto dei meno fortunati, è una capacità unica dell’essere umano e va coltivata ad ogni costo. Raccontando la propria esperienza e ponendo domande provocatorie, J.K. Rowling spiega cosa significa per lei vivere una “buona vita”. Un piccolo libro pieno di saggezza, umanità e senso dell’umorismo, ricco di ispirazione per chiunque si trovi a un punto di svolta della sua esistenza. Per imparare a osare e ad aprirsi alle opportunità della vita.

Anno di pubblicazione: 2015 (2017 in Italia)

Genere: Saggio

Casa editrice: Salani

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Recensione:

La Rowling tenne il discorso di apertura alla cerimonia di laurea di Harvard nel 2008, e questo libro, dal titolo Buona vita a tutti. I benefici del fallimento e l’importanza dell’immaginazione, riporta quel discorso. Non si può fare davvero una recensione di queste parole, perché sono così belle, vive, sincere e hanno un significato così importante e profondo che non si può che essere d’accordo e cercare di interiorizzarle e farle proprie, come se fosse un lezione di vita.

Nel discorso la Rowling affronta due temi che le stanno a cuore, i benefici del fallimento e l’importanza dell’immaginazione, e lo fa parlando e raccontando di se in prima persona, della sua esperienza personale.

Per quanto riguarda il fallimento, la Rowling rievoca il suo passato: non è sempre stata una scrittrice di successo, ovviamente, e guardando indietro ai suoi fallimenti personali afferma che questi sono stati fondamentali nella sua vita, perché l’hanno portata ad essere la persona che è. Ai giovani ragazzi che le stanno di fronte, la fortunata scrittrice spiega che il fallimento è un momento di crescita personale che tutti, prima o poi, sperimentano, anche se in modo e di tipo diverso. Nonostante la sofferenza che porta il fallimento, con il senno di poi si potrà comprendere che passando attraverso di esso si è diventati più forti, ci si conosce di più.

Quando poi parla dell’immaginazione, la Rowling non si riferisce tanto all’immaginazione di cui parla nei suoi libri, quanto piuttosto all’immaginazione intesa come empatia, come capacità di mettersi nei panni degli altri. Ci sono vicende emozionanti in questa parte del discorso, episodi che la Rowling racconta per sensibilizzare i giovani all’empatia, all’importanza di comprendere il prossimo e aiutarlo. Chi non possiede o ignora volontariamente questa capacità, dice la Rowling, è più solo ed ha più paura.

Si tratta quindi di un discorso davvero bello e da cui trarre ispirazione, parole che non si dimenticano facilmente. Non risulta pesante, ma anzi, leggere o ascoltare questo discorso è molto piacevole ed emozionante, soprattutto perché la Rowling stessa era emozionatissima e ha cercato di stemperare il nervosismo con il suo senso dell’umorismo.

Consiglio questo breve saggio a tutti, perché sia di ispirazione e vi emozioni quanto ha emozionato e toccato me. Inoltre, questa edizione ha delle illustrazioni bellissime che accompagnano e sottolineano il senso delle parole.

Per concludere, vi lascio con le parole di J.K. Rowling:

Non occorre la magia per trasformare il mondo. Dentro di noi abbiamo già tutto il potere che ci serve: il potere di immaginarlo migliore.

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