Recensione – “Ferion. Cuore vs acciaio”, Francesco Maneli

Ferion. Cuore vs acciaio, Francesco Maneli

Trama: 

Questa è una storia ambientata in una terra magica, in un mondo pieno di mistero, di cavalieri e combattenti formidabili; una terra in cui la forza del cuore è pari a quella dell’acciaio. La forza di cui si parla è l’abisso del cuore, un potere unico, come unico è il passato e il cuore di ognuno. In questo mondo i giorni bui diventano ultimi desideri di chi si riscatta cambiando la propria vita ed il proprio destino attraverso una colpa o un passato oscuro. Perché il miglior modo per affrontare il futuro nasce dagli errori che si commettono e dalla capacità di crescere con loro. La sofferenza è una fiamma che non si può spegnere ed è proprio questa fiamma che con la sua luce rende visibile il nostro coraggio e ci permette di vedere chiaramente chi siamo. Tutto iniziò quando la notte aveva già avvolto il mondo e sembrava non lasciar spazio più a nulla. In questo tempo e luogo sconosciuto il grande drago Angarus, signore del cielo e della terra di Tabraca, si trovò a fronteggiare una situazione inaspettata: un bambino. Un bambino dal passato avvolto nelle tenebre, dense e misteriose, come lo era quella notte.

Anno di pubblicazione: 2016

Genere: Fantasy

Casa editrice: Cavinato

Serie: #1

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Recensione:

Ferion. Cuore vs acciaio è un romanzo fantasy, i cui si possono ritrovare tutti gli elementi principali del genere: magia, amicizia, viaggi, un mondo immaginario con creature fantastiche, guerre, amori, eroi. Questi aspetti fantasy sono chiaramente presenti fin dall’inizio di questa storia, un inizio davvero magico, che trasporta il lettore in un altro mondo, un mondo chiamato Tabacra, e lo rende consapevole dell’avventura fantastica che sta per vivere.

Personalmente, ho preferito la seconda parte del libro, perché più dinamica e attiva rispetto alla prima parte, più descrittiva e lenta. Le avventure, i luoghi e le persone che popolano questa storia sono molti, ma ben caratterizzati. La storia di Ferion è la storia di quello che sembra apparentemente un ragazzo comune, come tanti altri, ma il destino ha progetti ben precisi per lui. Il ritmo del romanzo è scandito proprio dalla vita di Ferion: lo si vede crescere grazie all’amore (e ai battibecchi) di Altidor e Catrina, circondato da amici preziosi, ma si vede anche Ferion che, come tutti gli adolescenti, compie scelte sbagliate e ne paga le conseguenze a testa alta. Tra i personaggi che più ho apprezzato ci sono Catrina, una donna molto adorabile e amorevole, ma anche molto permalosa, una caratteristica che la rende simpatica; Angarus, il drago signore di Raturna, tanto forte quanto dolce nel profondo; Arila, la mia preferita in assoluto, una ragazza dal passato oscuro che riscopre la sua forza proprio nei momenti per lei più bui e che per proteggere i deboli, gli indifesi e le persone che ama è disposta davvero a tutto.

I luoghi sono sempre ben descritti, così come le creature fantastiche: le descrizioni sono dettagliate e vivide, originali e decisamente fantasy. Come anticipato prima, la seconda parte del libro è più scorrevole, ma ogni dettaglio presente nel libro ha il suo perché nella storia, come si capisce soprattutto alla fine. La parte finale del libro, inoltre, non risparmia colpi di scena, e mi è piaciuto molto, perché mi ha davvero sorpresa.

Nel complesso, il libro ricalca quindi il genere fantasy classico, con atmosfere che riecheggiano Il Signore degli Anelli e la saga de La Spada della Verità. Consiglio la lettura di Ferion. Cuore vs acciaio agli amanti del fantasy!

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