Recensione – “Il caso Alaska Sanders”, Joël Dicker

Il caso Alaska Sanders, Joël Dicker

Trama:

Aprile 1999. Mount Pleasant, una tranquilla cittadina del New Hampshire, è sconvolta da un omicidio. Il corpo di una giovane donna, Alaska Sanders, viene trovato in riva a un lago. L’inchiesta è rapidamente chiusa, la polizia ottiene la confessione del colpevole, che si uccide subito dopo, e del suo complice. Undici anni più tardi, però, il caso si riapre. Il sergente Perry Gahalowood, che all’epoca si era occupato delle indagini, riceve un inquietante messaggio anonimo. E se avesse seguito una falsa pista? L’aiuto del suo amico scrittore Marcus Goldman, che ha appena ottenuto un enorme successo con il romanzo La verità sul caso Harry Quebert, ispirato dalla loro comune esperienza con un altro crimine, sarà ancora una volta fondamentale per scoprire la verità. Ma c’è un mistero nel mistero: la scomparsa del suo mentore Harry Quebert. I fantasmi del passato ritornano e, fra di essi, quello di Harry Quebert.

Anno di pubblicazione: 2022

Genere: Giallo

Serie: Marcus Goldman #3

Casa editrice: La nave di Teseo

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Recensione:

Il caso Alaska Sanders è il seguito del famoso La verità sul caso Harry Quebert (qui la mia recensione); sarebbe meglio dire che Il caso Alaska Sanders è il terzo libro della serie dedicata a Marcus Goldman, perché il secondo libro è rappresentato da Il libro dei Baltimore (che non vedo l’ora di leggere!). Perché quindi ho letto prima il terzo libro della serie e poi leggerò il secondo? Perché mi sono fidata ciecamente della pagina Instagram Thriller squad, che mi ha consigliato di leggere prima Il caso Alaska Sanders e poi Il libro dei Baltimore: leggendo il libro capirete perché l’ordine di lettura è questo.. e si crea anche un’aspettativa pazzesca!

Ma dedichiamoci a Il caso Alaska Sanders. Ritroviamo il nostro caro Marcus Goldman, ormai scrittore affermato e di grande successo dopo la pubblicazione di La verità sul caso Harry Quebert. Nonostante il libro gli abbia regalato la fama, con tanti ammiratori e persino un film in arrivo, Marcus si sente più solo e smarrito che mai; uno dei motivi principali è sicuramente la scomparsa del suo mentore Harry Quebert, del quale non ha più avuto notizie dopo la risoluzione del caso di Nora Kellergan. L’unico amico che gli è rimasto è il sergente Perry Gahalowood, un’amicizia nata appunto durante le indagini sull’omicidio di Nora; così, quando una tragedia sconvolge la vita dell’amico, Marcus decide di aiutarlo nelle indagini di un altro caso di omicidio, quello di Alaska Sanders, avvenuto ben undici anni prima. Nonostante il caso, a cui Gahalowood aveva lavorato, sia stato chiuso e i colpevoli siano stati individuati, nuovi indizi riportano il sergente nel passato: e se le indagini non fossero state svolte nel modo corretto? Se ci fossero degli errori? Se ci fossero innocenti che sono stati ingiustamente puniti? 

Il libro è assolutamente scorrevole e coinvolgente, una calamita: non si riesce più a staccarsi dalla lettura, si deve sapere come continua la storia, quali sono le nuove scoperte, capire cosa è successo davvero undici anni fa. Il libro ha più di 600 pagine, ma non ci si rende conto di quante sono davvero mentre si legge, perché l’unica cosa che vuoi è andare avanti e capire che fine ha fatto Alaska, come proseguono le indagini, quali errori sono stati commessi, ma anche come prosegue la vita di Marcus, la sua amicizia con Gahalowood, e tutto il resto.

Dicker è sempre molto abile nell’usare la tecnica del libro nel libro: come ne La verità sul caso Harry Quebert, noi leggiamo la storia come se fosse scritta da Marcus Goldman, che ci racconta come la tranquilla vita di una piccola cittadina del New Hampshire, Mount Pleasant, venne stravolta dall’omicidio di una giovane donna di 22 anni, Alaska Sanders, assassinata la sera del 3 aprile 1999. Molti sono i dettagli e i personaggi che si susseguono, perché la storia procede in un alternarsi di passato e presente, con dei flashback non solo alle indagini ma anche alla vita di Alaksa e dei vari personaggi coinvolti nelle indagini. Fin da subito ho avuto l’impressione che Alaska assomigliasse un po’ a Nora Kellergan, perché ci sono diverse cose che le due ragazze hanno in comune; ciò nonostante, si tratta di due ragazze e due casi completamente diversi. Il caso mi ha appassionato molto, con diversi colpi di scena e rivelazioni che portano Gahalowood a chiedersi come mai undici anni prima non avesse approfondito determinate questioni. Le indagini faranno luce su aspetti della vita di Alaska e dei cittadini di Mount Pleasant; durante la lettura, ho avuto diversi sospetti, anche perché non tutti sono quel che dicono di essere, ci sono molti segreti scottanti che si rivelano poi fondamentali per le indagini. Ci sono continui colpi di scena fino alla parte finale del libro, che riesce a sorprendere comunque il lettore che nel frattempo ha sospettato di tutto il New Hampshire (e non sto esagerando).

In questo libro, inoltre, vengono maggiormente approfonditi e delineati i personaggi di Marcus e Perry, perché Dicker ci rivela importanti aspetti del loro passato, eventi che li hanno in qualche modo segnati, che ci porta a conoscerli ancora di più e ad affezionarci a lorocome se fossero anche nostri amici. I due hanno una strana ma sincera e profonda amicizia, conducono vite completamente diverse, non potrebbero essere più diversi l’uno dall’altro, ma forse proprio per questo sono complementari. Ho adorato il loro modo di svolgere le indagini: se il sergente è, per deformazione professionale, razionale e intuitivo, Marcus è invece decisamente impulsivo, e ciò li porta a lavorare in perfetta sintonia.

Oltre a questa nuova amicizia, però, non dobbiamo dimenticare quella vecchia: Marcus e Harry Quebert: che fine ha fatto Harry? Questa domanda tormenta Marcus per tutto il libro e quindi Harry Quebert non mancherà nemmeno qui, con diversi riferimenti al libro precedente.

Infine, mi è particolarmente piaciuta l’ambientazione del libro, ma sono sicuramente di parte: adoro queste piccole città americane in cui non succede mai niente, ma allo stesso tempo succede di tutto!

Se avete amato La verità sul caso Harry Quebert, quindi, non potete perdervi Il caso Alaska Sanders; anzi, personalmente ho trovato il secondo libro ancora più bello del primo! Non vedo l’ora di leggere Il libro dei Baltimore (che ho comprato due giorni fa prima ancora di finire questo), perché, come anticipavo all’inizio, ci sono molti riferimenti anche a questa storia!

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