Recensione – “Il labirinto”, James Dashner

Il labirinto, James Dashner

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Trama:

Quando Thomas si risveglia, le porte dell’ascensore in cui si trova si aprono su un mondo che non conosce. Non ricorda come ci sia arrivato, né alcun particolare del sui passato, a eccezione del proprio nome di battesimo. Con lui ci sono altri ragazzi, tutti nelle sue stesse condizioni, che gli danno il benvenuto nella Radura, un ampio spazio limitato da invalicabili muri di pietra, che non lasciano filtrare neanche la luce del sole. L’unica certezza dei ragazzi è che ogni mattina le porte di pietra del gigantesco Labirinto che li circonda vengono aperte, per poi richiudersi di notte. Ben presto il gruppo elabora l’organizzazione disciplinata dai Custodi, nella quale si svolgono riunioni dei Consigli e vigono rigorose regole per mantenere l’ordine. Ogni trenta giorni qualcuno si aggiunge a loro dopo essersi risvegliato nell’ascensore. Il mistero si infittisce quando – senza che nessuno se lo aspettasse – arriva una ragazza. E’ la prima donna a fare la propria comparsa in quel mondo, ed è il messaggio che porta con sé a stupire, più della sua stessa presenza. Un messaggio che non lascia alternative. Ma in assenza di qualsiasi altra via di fuga, il Labirinto sembra essere l’unica speranza del gruppo… o forse potrebbe rivelarsi una trappola da cui è impossibile uscire.

Anno di pubblicazione: 2009 (2011 in Italia)

Genere: Distopico

Casa editrice: Fanucci

Serie: The Maze Runner #1

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Recensione:

Questo romanzo mi interessava già da molto tempo, ma confesso che stavolta non ho resistito e ho guardato prima il film e poi ho letto il libro. Il film mi aveva già incuriosita parecchio, e devo dire che il libro non mi ha affatto delusa, anzi, mi ha fatto amare ancora di più la storia e soprattutto i personaggi.

Fin da subito il lettore viene catapultato insieme a Thomas, il protagonista, in questo nuovo mondo, diverso, e sicuramente inquietante. La Radura è uno spiazzo in cui si svolge la vita di questi ragazzi, che hanno saputo organizzarsi in una società in cui la prima regola fondamentale è di non entrare nel Labirinto, ad eccezione dei Velocisti: loro sono coloro che ogni giorno ispezionano il Labirinto per cercare una via di fuga da questa sorta di “prigione”. I ragazzi non ricordano nulla della loro vita passata, se non le caratteristiche generali. Thomas, una volta arrivato nella Radura, inizia subito a cercare delle risposte, così come il lettore. Vengono infatti posti molti interrogativi nel corso della storia, fino alla fine, ci sono diversi misteri da risolvere: perché i ragazzi sono chiusi nella Radura? Chi li ha mandati lì? A quale scopo? Qual è la funzione del Labirinto? Cos’è la C.A.T.T.I.V.O.? In cosa consiste la Mutazione? E soprattutto, in tutto questo, qual è il ruolo di Thomas e Teresa, l’unica ragazza e ultima arrivata nella Radura? I due sembrano avere un rapporto speciale, anche se non ricordano molto della loro vita passata.

Ho apprezzato molto tutti questi misteri, perché coinvolgono il lettore e lo tengono incollato alle pagine per sapere cosa succederà. Se alcuni sono molto semplici da risolvere (alcuni li ho capiti molto prima che Thomas li risolvesse), altri si rivelano dei veri e propri colpi di scena.

Anche i personaggi sembrano essere tutti molto misteriosi: nessuno è davvero come sembra. Thomas è un ragazzo forte, determinato, sincero e anche molto altruista, anche se a volte dimostra di essere un po’ tonto, ma questo lo rende ancora più umano. Chuck è un ragazzino adorabile, che vede Thomas come un fratello maggiore da cui cerca approvazione e protezione, in lui cerca un amico che non ha mai avuto. Newt mi piace per la sua determinazione e la sua organizzazione: il vero capo è lui, nonostante poi non sia proprio così, ma le decisioni più importanti spettano tutte a lui. Il suo lato affettivo emerge spesso nel corso della storia: questo suo aspetto lo fa apparire fragile, ma nasconde dietro tutto ciò una grande forza e volontà di liberare tutti i Radurai. Teresa, invece, è un vero mistero: non si riesce a inquadrarla per bene, ma è comunque certamente in grado di tenere testa a tutti gli altri ragazzi, da cui non è affatto intimorita. Ma il personaggio che più ho amato è Minho: è impossibile non sviluppare una particolare simpatia per lui fin da subito, uno dei pochi che tratta Thomas da pari a pari fin dal suo arrivo nella radura. La sua allegria e spontaneità è davvero contagiosa, e si rivela un punto di riferimento per Thomas.

Lo stile dell’autore è sempre scorrevole, lineare, coinvolgente. Da apprezzare anche la creazione di una sorta di nuovo linguaggio usato dai Radurai, con espressioni buffe e comunque giovanili.

Consiglio Il labirinto a tutti gli amanti del genere distopico/young adult, e, come è scritto sulla copertina dell’edizione che ho io, se avete amato Hunger Games e Divergent non potrete non amare anche questa storia!

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6 Risposte a “Recensione – “Il labirinto”, James Dashner”

  1. E chi ha amato Hunger Games e non ha amato Divergent? Che deve fare? 😛
    Comunque, il film l’ho visto, mi è piaciuto, shippo tantissimo Thomas e Newt xD ma non ho intenzione di leggere i libri, sono sicura che non mi piacerebbero xD certe storie preferisco vederle che leggerle xD

    1. So che non ti è piaciuto Divergent (non capisco ancora come u,u )
      Il film devo dire che per la prima parte è molto fedele al libro.. Poi da metà in poi si perde un po’ 😀 Però è comunque molto bello! Ho visto anche “La fuga” e devo dire che è un grande film.. Ma ho il sospetto che il libro sarà molto diverso!
      Io comunque te lo consiglio, lo stile è diverso sia da quello della Collins che della Roth 😉
      Thomas e Newt? Naaaa, per me esiste solo Minho <3

  2. Come sai anche io voglio leggere questa serie già da parecchio! Perdo ancora tempo rimandando senza un reale motivo -.- Sapere che ti è piaciuto tanto mi invoglia ancora di più!
    Non sapevo che già avessi visto La fuga! Io sono indecisa se vederlo o aspettare di leggere i primi due libri, uff non so decidere! xD

    1. Te lo consiglio e sono sicura che ti piacerebbe tantissimo! Soprattutto se anche a te, come me, il primo film era piaciuto 😉
      Sì, ho già visto La fuga, ma ho sentito dire praticamente ovunque che è completamente diverso dal libro -.-” Diciamo che considero le due cose separate, a questo punto.. Il film è stato spettacolare, davvero! Altrimenti ti saprò dire meglio tra qualche giorno, quando finirò di leggere anche il libro ahahah 😀

  3. Non so perché rimando sempre, eppure voglio leggerlo e poi cambio con altri libri, mi sa che vedrò prima i film e poi i libri, non perché non voglia leggerlo ma ora un libro ora un altro scivola sempre, eppure ho letto sia Hunger games che tutti quelli della Roth e mi sono piaciuti entrambi. Devo decidermi ora ^_^

    1. Anche io ho rimandato per molto tempo “Il labirinto”, così come per “Divergent”, ma te li consiglio entrambi, soprattutto “Divergent”! Per quanto riguarda la trilogia “Il labirinto”, sappi che se guardi prima i film quando poi leggerai i libri avrai davanti una storia completamente diversa!

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