Recensione – “Il ladro di anime”, Sebastian Fitzek

Il ladro di anime, Sebastian Fitzek

Trama:

Tutto accade durante la notte della vigilia di Natale, mentre la neve cade copiosa. In una lussuosa clinica psichiatrica alle porte di Berlino, medici e pazienti si accorgono con orrore della presenza, all’interno della struttura, del cosiddetto “Ladro di anime”, un maniaco che da tempo terrorizza la città. Di lui si conoscono soltanto i tremendi effetti provocati da un misterioso trattamento in grado di spezzare la volontà delle sue vittime, riducendole a meri involucri umani, e gli ambigui indovinelli che lascia dietro di sé, come una macabra firma. C’è un solo modo per salvarsi: affrontarlo tutti insieme. Ma il piccolo gruppo guidato da Caspar, ricoverato nella clinica in seguito a un’inspiegabile amnesia che ha cancellato completamente il suo passato, si troverà ad affrontare qualcosa di assolutamente inaspettato e spaventoso. Mentre il tempo scorre inesorabile nel tentativo di neutralizzare il Ladro di anime, Caspar viene folgorato con sempre maggior frequenza da scene della sua vita precedente, che fanno luce poco alla volta sulla sua identità e sulla sua drammatica storia personale, costringendolo a uno sconvolgente viaggio negli abissi più oscuri della propria psiche.

Anno di pubblicazione: 2008 (2009 in Italia)

Genere: Thriller psicologico

Casa editrice: Collana “Thriller psicologici” del Corriere della Sera (in Italia il libro è stato pubblicato dalla casa editrice Elliot)

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Recensione:

Da quando conosco Noemi di Life is a Book, mi ha sempre consigliato questo libro, e finalmente sono riuscita a leggerlo. Davvero, finalmente: è geniale, inquietante, ricco di colpi di scena fino alla fine.

La storia si svolge tutta nell’arco di una notte, la vigilia di Natale, nella clinica psichiatrica di lusso Teufelsberg (che in tedesco vuol dire “montagna del diavolo). La villa ospita diversi pazienti, tra cui Caspar, il protagonista della storia, il quale si trova nella clinica a causa di una recente amnesia che ha cancellato tutto ciò che l’uomo sapeva di se stesso. Mentre fuori imperversa una bufera di neve, che blocca e isola la clinica dal mondo esterno, medici e pazienti si accorgono, con loro grande orrore, che nella villa insieme a loro c’è anche il Ladro di anime, pericoloso criminale che non uccide le sue vittime, ma le svuota, rendendole semplicemente dei corpi vuoti senza vita, senz’anima, appunto. Inoltre, il Ladro di anime lascia sempre una firma: le vittime vengono ritrovate con dei bigliettini contenenti indovinelli.

Dopo la prima aggressione, Caspar decide di affrontare il Ladro di anime insieme agli altri pazienti e ai medici, cercando di sopravvivere a quella che si prospetta come una lunga, lunghissima notte, piena di pericoli. Gli ospiti della clinica, infatti, si trovano bloccati e al buio all’interno della struttura, con nessuna possibilità di chiamare i soccorsi e la polizia. Una vittima dietro l’altra, il Ladro di anime sembra sempre più vicino al gruppo, all’interno del quale nessuno riesce completamente a fidarsi dell’altro. A complicare il tutto c’è l’amnesia di Caspar. L’uomo, infatti, non ricorda quasi nulla di sé e della sua identità, ma durante la notte emergono in superficie aspetti che evidentemente facevano parte della sua quotidianità e che lo aiutano, insieme a ricordi che, all’improvviso, tornano a tormentarlo, a scoprire chi è realmente.

Il ladro di anime è un thriller profondamente psicologico, che si struttura come un libro nel libro: viene infatti letta la cartella clinica che riguarda il Ladro di anime, espediente che rende il tutto ancora più veritiero. La storia viene raccontata dal punto di vista di Caspar: attraverso i suoi occhi e i suoi pensieri seguiamo le vicende che si susseguono nella villa, quindi il lettore vive insieme a lui il panico, la volontà di sopravvivere e di capire chi è, il sentirsi prigionieri e in balia di un pazzo, l’elaborazione di strategie, la ricerca del coraggio e molto altro. Inoltre, il tutto viene ambientato in una clinica psichiatrica: la psichiatria è un ramo estremamente affascinante della medicina, e in questo libro vengono spiegati fenomeni e nozioni psichiatriche particolari molto interessanti.

La storia si legge in modo assolutamente scorrevole, e soprattutto con una tale curiosità di continuare che non si riesce più a smettere di leggere: ci si ritrova coinvolti, come se il lettore stesso fosse bloccato insieme a Caspar e gli altri nella villa e volesse scoprire il colpevole e uscire sano e salvo dalla villa. Ci sono aspetti davvero inquietanti e scene da brivido, in cui l’angoscia regna sovrana. Il libro tiene con il fiato sospeso fino alla fine, in una serie di colpi di scena e rivelazioni inaspettate.

Consiglio Il ladro di anime a tutti gli amanti del thriller: conosco poco questo genere, ma è uno dei migliori che abbia mai letto e no ho potuto fare a meno di divorarlo in meno di quarantotto ore.

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