Recensione – “Il maialino di Natale”, J.K. Rowling

Il maialino di Natale, J.K. Rowling

Trama:

Jack adora il suo maialino di pezza, Mimalino, detto Lino. È sempre lì per lui, nei giorni belli e in quelli brutti. Una vigilia di Natale, però, succede una cosa terribile: Lino si perde. Ma la vigilia di Natale è il giorno dei miracoli e delle cause perse, è la notte in cui tutto può prendere vita… anche i giocattoli. Jack e il suo nuovo pupazzo, il Maialino di Natale (fastidioso sostituto fresco di negozio), si imbarcano in un piano audace. Insieme intraprenderanno un viaggio mozzafiato nella Terra dei Perduti, dove – con l’aiuto di un portapranzo parlante, di una bussola coraggiosa e di un essere alato di nome Speranza – cercheranno di salvare il miglior amico che Jack abbia mai avuto dal terribile Perdente: un mostro fatto di rottami che divora ogni cosa…

Anno di pubblicazione: 2021

Genere: Narrativa per bambini/ragazzi

Casa editrice: Salani

Per acquistare il libro su Amazon, CLICCA QUI.

 

Recensione:

Amo follemente la scrittura della Rowling, quindi, nonostante fosse ormai passato il periodo natalizio, non potevo aspettare fino al prossimo anno per leggere Il maialino di Natale, una bellissima fiaba per bambini e ragazzi che mi ha davvero conquistata con la sua magia natalizia.

Il protagonista di questa storia è Jack, un dolcissimo bambino che ha per migliore amico un maialino di pezza, Mimalino detto Lino. Lino c’è sempre per Jack: ogni volta che lui ha bisogno, Lino lo ascolta e lo capisce come nessun altro è in grado di fare. Il giorno della vigilia di Natale, però, Lino si perde in seguito a vari eventi spiacevoli: Jack è disperato, gli viene anche regalato un nuovo maialino di pezza, il Maialino di Natale, ma lui non ne vuole sapere nulla, rivuole solo il suo Lino.

Durante la notte della vigilia accade però qualcosa di magico: gli oggetti prendono vita! E non solo: gli oggetti, in particolare il suo nuovo Maialino di Natale, spiegano a Jack che c’è ancora una speranza per poter ritrovare il suo amato Lino, cioè andare a cercarlo nella Terra dei Perduti, il luogo in cui finiscono tutte le cose che vanno perse. Jack e il Maialino di Natale (che, a differenza di Lino, non si rivela molto simpatico) partono dunque per un lungo viaggio alla ricerca di Lino, un viaggio in cui i due dovranno affrontare diverse avventure e molti pericoli, tra cui il temutissimo Perdente, il nemico di tutte le Cose perse.

Si tratta di una vera e propria fiaba natalizia, in grado di conquistare bambini e adulti per diversi motivi. Prima di tutto, Jack è un bambino veramente dolcissimo ed è impossibile non affezionarsi a lui. È inoltre interessante leggere un libro in cui il tutto viene narrato dal punto di vista di un bambino: tutto ciò che succede a Jack passa attraverso il legame che lui stringe con il suo amato pupazzo, il suo migliore amico. Gli episodi reali, che riguardano la sua vita, fanno riflettere riguardo alle ripercussioni che i comportamenti degli adulti hanno sui bambini, ripercussioni di cui spesso, noi adulti, non ci rendiamo nemmeno conto.

Gli eventi più importanti della storia, però, si svolgono nel mondo fantastico della Terra dei Perduti: la Rowling si conferma ancora una volta una maestra d’eccellenza nella creazione di mondi di fantasia, che riesce a descrivere fin nei minimi dettagli senza mai stancare il lettore. Anzi, il lettore viene trascinato in questo mondo fantastico, guardandolo con stupore e meraviglia attraverso gli occhi di Jack. La Terra dei Perduti non è un luogo così tranquillo come sembra, ma è al contrario pieno di pericoli, luoghi oscuri e spaventosi. Le Cose che si incontrano non sono sempre così amichevoli, e sono rimasta stupita di come la Rowling riuscisse ad attribuire una personalità e un carattere così adatto ad ogni oggetto in base anche alle sue caratteristiche fisiche. Man mano che si procede con la lettura si incontrano personaggi sempre più interessanti, come ad esempio Speranza, perché non sono solo le cose fisiche a perdersi, ma anche le abitudini, le emozioni, i principi: anche in questo caso, la Rowling ci offre interessanti spunti di riflessione sulle nostre vite, sulle cose (e non solo) che ogni giorno perdiamo.

E poi, la magia del Natale. L’atmosfera natalizia è davvero palpabile e credo (e spero) che Il maialino di Natale diventerà a lungo andare un classico legato a questo periodo, una bellissima lettura che ci fa capire che la magia del Natale è reale, una notte in cui tutto è possibile, una notte in cui l’amore trionfa su tutto il resto. Una notte magica che, vista con gli occhi di un bambino, diventa ancor più speciale.

Infine, nel libro ci sono delle bellissime illustrazioni di Jim Field, che rappresentano esattamente quello che la Rowling descrive e ci porta ad immaginare: pazzesco!

Quella di Jack, quindi, è un’avventura ricca di nuovi incontri, pericoli, nemici da affrontare e nuove amicizie da stringere, nuovi luoghi da conoscere ed esplorare. Un’avventura con protagonista un bambino che ha molto da insegnarci sull’amore, sulla perdita, sul dolore, sul coraggio, sull’ingenuità e sulla sincerità. Non mi resta che consigliarvi di leggere e regalare Il maialino di Natale, una meravigliosa, magica, dolce fiaba natalizia!

Comments

comments