Recensione – “Il segreto della bambina sulla scogliera”, Lucinda Riley

Il segreto della bambina sulla scogliera, Lucinda Riley

Trama:

Mentre la tempesta infuria sulle coste di Dunworley Bay, una minuscola figura è immobile sull’orlo di una scogliera a picco sul mare: è una bambina a piedi scalzi, con folti riccioli rossi e una lunga veste bianca. Ipnotizzata di fronte a quella strana apparizione, Grania Ryan, una scultrice di successo appena tornata da New York per riprendersi da un brutto trauma, scoprirà ben presto di non aver sognato. Sua madre Kathleen non ha alcun dubbio: la piccola è Aurora Lisle, che ha perso la mamma in circostanze drammatiche proprio in quel luogo. Grania è irresistibilmente attratta dall’incredibile vitalità di Aurora e non può fare a meno di affezionarsi a lei e a suo padre. Ma per quale motivo sua madre, di solito così generosa e altruista, non riesce a nascondere la propria ostilità nei confronti dei Lisle? La risposta potrebbe celarsi in un plico di lettere gelosamente custodite da Kathleen: un tragico segreto che risale all’epoca tra le due guerre ha segnato il destino delle famiglie Ryan e Lisle, stendendo ombre scure anche sul presente. Riuscirà l’amore che unisce Grania e Aurora a spezzare le catene del passato? Una bambina, una donna sola, due famiglie divise da un segreto inconfessabile.

Anno di pubblicazione: 2011 (2013 in Italia)

Genere: Romanzo

Casa editrice: Giunti

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Recensione:

I romanzi di Lucinda Riley, la celebre scrittrice autrice della saga de Le Sette Sorelle, scomparsa lo scorso giugno, sono ormai una garanzia per me: so che mi immergerò in una storia appassionante ambientata in un luogo meraviglioso, ricca di intrecci tra passato e presente. Ho sentito sempre parlare benissimo di Il segreto della bambina sulla scogliera ed ero davvero curiosa di leggerlo; le aspettative che avevo erano molto alte, ma il romanzo è stato decisamente all’altezza.

Il libro ha una voce narrante a cui mi sono affezionata molto, ed è quella di Aurora, la quale ci racconta la sua storia, che lei vede un po’ come una fiaba; in fondo, lei stessa ha il nome di una delle più famose principesse delle fiabe. La storia ha un incipit meraviglioso e d’impatto, con richiami al romanzo gotico/horror tra paesaggi e personaggi: il soprannaturale è un elemento a cui si fa spesso riferimento lungo tutto l’arco narrativo ed è solo uno dei tanti aspetti che incuriosiscono il lettore.

Spesso i libri di Lucinda Riley vedono le donne come principali protagoniste: qui, se possibile, questo aspetto emerge ancora di più, perché si tratta di storie molto intense, non sempre facili da raccontare, di donne che hanno avuto (o non hanno avuto) la forza e il coraggio di prendere in mano la propria vita e creare il proprio destino, a dispetto di tutti gli ostacoli che la vita possa mettere sul loro cammino.

Grania Ryan, scultrice di successo che vive a New York, torna in Irlanda dalla sua famiglia dopo un periodo molto complicato e che ancora non riesce ad affrontare ed elaborare, segnato da un evento inspiegabile e doloroso. In circostanze decisamente particolari, Grania incontra la piccola Aurora Lisle, una splendida bambina che abita poco distante dalla fattoria dei suoi genitori, a Dunworley Bay. Tra Grania e Aurora si instaura subito un’amicizia particolare; quando Alexander, il padre di Aurora, chiede a Grania di trasferirsi a Dunworley Bay per poter badare a sua figlia durante la sua lunga assenza, la donna istintivamente accetta, nonostante sua madre, Kathleen, l’abbia più volte messa i guardia sui trascorsi burrascosi tra le famiglie Lisle e Ryan.

La storia si intreccia quindi tra passato e presente, partendo dalla Prima Guerra Mondiale e poi fino alla Seconda Guerra Mondiale, per arrivare ai giorni nostri. Segreti, amori, passioni, odio: il filo conduttore di questa storia sono le diverse donne delle due famiglie “rivali”, che affrontano difficoltà, lutti, guerre, tragedie con una forza inaudita. Probabilmente, tra tutte le donne protagoniste di questa storia la mia preferita è Mary, ma lascio a voi scoprire di chi si tratta: vi basti solo sapere che la sua intraprendenza, la sua voglia di ricominciare e non abbattersi mai, di cercare sempre un nuovo inizio nonostante tutto, mi hanno molto colpita.

Il segreto della bambina sulla scogliera è un romanzo assolutamente appassionante, che porta il lettore a viaggiare tra continenti ed epoche diverse alla scoperta di segreti e misteri che non sono sempre scontati. Oltre al tema più generale delle donne, il libro ne affronta molti altri ugualmente interessanti, come la guerra e la vita dei soldati in trincea, i traumi e le conseguenze; il rapporto tra Inghilterra e Irlanda, da sempre molto controverso; la passione per la danza, affrontata sotto diversi punti di vista; la maternità, uno dei temi principali di questa storia, con le sue mille sfaccettature. Si tratta di una storia molto intensa, commovente e bellissima, in grado di toccare l’anima del lettore nel profondo, in un modo in cui solo Lucinda Riley sa fare. Inoltre, l’Irlanda con le sue scogliere frastagliate a picco sul mare è l’ambientazione sublime perfetta per questa storia.

Il finale della storia è, almeno per quanto mi riguarda, una vera sorpresa, perché non mi aspettavo assolutamente che potesse finire in questo modo; si tratta di un finale a mio parere molto significativo per la storia narrata.

Consiglio Il segreto della bambina sulla scogliera agli amanti dei romanzi storici, delle storie d’amore complicate, quegli amori in grado di attraversare tempo e spazio, l’amore nei confronti della persona amata o quello di una madre per i suoi figli. Consiglio il libro anche a chi ha letto altri romanzi di questa meravigliosa scrittrice e non ancora questo, e a chi non ha letto ancora nulla di suo: vi entrerà nel cuore, dove Lucinda rimarrà sempre insieme alle sue storie.

Grazie Lucinda ♥

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