Recensione – “La gemella silenziosa”, S.K. Tremayne

La gemella silenziosa, S.K. Tremayne

Trama:

A Sarah piace il silenzio assoluto della sera che avvolge l’isola di Skye. Le piace muoversi piano nella penombra e accarezzare delicatamente i biondi capelli della sua bambina di sette anni, Kirstie, che si è appena addormentata. Mentre osserva le sue manine che stringono il cuscino, Sarah ripensa a quando quelle mani si stringevano a quelle, identiche, della sorella gemella Lydia. Niente le distingueva: stesse lentiggini, stessi occhi azzurro ghiaccio, stesso sorriso giocoso. Ma, un anno prima, Lydia è morta improvvisamente e ha lasciato un vuoto così grande che ha costretto Sarah e la sua famiglia a fuggire da tutto e da tutti su quell’isola spersa nel mare di Scozia. Lì, tra scogliere impervie e cieli immensi, Sarah sente che lei, la bambina e suo marito Angus potranno forse ritrovare la serenità. Eppure, mentre si avvicina l’inverno, Kirstie è sempre più strana. Diventa silenziosa, riflessiva, improvvisamente interessata a cose che prima non amava. Sempre più simile a Lydia, la gemella scomparsa. Quando un giorno si scatena una violenta tempesta, Sarah e Kirstie rimangono isolate. Nel buio, col solo mugghiare del vento ad ascoltarle, Kirstie alza gli occhi e sussurra: «Mamma, perché continui a chiamarmi Kirstie? Io sono Lydia. Kirstie è morta, non io». Sarah è devastata e il tarlo dell’errore comincia a torturarle l’anima. Cos’è successo davvero il giorno in cui una delle gemelle è morta? E’ possibile che una madre possa non riconoscere sua figlia?

Anno di pubblicazione: 2015

Genere: Thriller psicologico

Casa editrice: Garzanti

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Recensione:

Dopo il primo giallo dell’anno scorso, il 2016 per me è iniziato con un’altra novità: i thriller. E devo dire che è andata benissimo, il romanzo mi è piaciuto molto per diverse caratteristiche.

Prima di tutto, nonostante io non legga questo genere, ma d’ora in poi le cose cambieranno la trama mi aveva affascinata subito, ed è davvero strano: i thriller per me sono già abbastanza inquietanti, ma queste storie che coinvolgono i bambini lo sono ancora di più, soprattutto se si tratta, come in questo caso, di due bellissime gemelline bionde e con gli occhi azzurri. Come avevo previsto, la trama non mi ha affatto delusa, e ho letto il libro molto velocemente, tra i miei mille impegni, perché ero troppo curiosa di sapere come sarebbe andata a finire.

Kirstie e Lydia erano due bambine inseparabili, con un rapporto molto speciale ad unirle, quello che solo due sorelle gemelle possono avere, caratterizzato da complicità e unicità. Quando Lydia muore, la famiglia si ritrova a dover affrontare questo duro colpo. Il romanzo è molto affascinante dal punto di vista psicologico, mostra i pensieri dei due genitori Sarah e Angus dopo la perdita della figlia. Entrambi sono sconvolti e distrutti, ma affrontano il lutto in modo diverso. La decisione di trasferirsi nell’isola privata ereditata da Angus nel mare della Scozia è un tentativo di rinascita e di riscatto per tutti e due, ma Kristie, la gemella sopravvissuta, non sembra più la stessa, ora che è rimasta da sola, al punto da portare i genitori a dubitare: è davvero Kirstie la gemella sopravvissuta? Come può Sarah non riconoscere più la figlia?

Lo stile dell’autore nel raccontare questa storia molto inquietante rispecchia la psiche disturbata dei personaggi, mostrando al meglio quali siano i loro pensieri più profondi. Entrambi nascondono dei segreti, e questo è evidente fin dalle prime pagine del romanzo, ma la storia ha spesso risvolti improvvisi e inaspettati che capovolgono la situazione.

Infine, una nota di merito per il paesaggio. Una delle migliori ambientazioni di cui abbia mai letto, e sicuramente perfetta per un thriller: la Scozia. Forse sono di parte perché amo questo paese, ma ho trovato la scelta assolutamente perfetta: la Scozia offre paesaggi bellissimi, incantevoli, che hanno contemporaneamente un fascino inquietante e naturale. L’isola sulla quale si trasferiscono Sarah, Angus e la bambina è meravigliosa: ci si può arrivare solo in barca, a meno che non si decida di aspettare la bassa marea; c’è un faro, e le onde del tipico mare gelido e invernale scozzese si infrangono violentemente sugli scogli. Non vi viene voglia di abbandonare tutto e trasferirvi? *.*

Consiglio La gemella silenziosa agli amanti del genere, della psicologia e della Scozia 😉

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2 Risposte a “Recensione – “La gemella silenziosa”, S.K. Tremayne”

    1. La Scozia è una delle mete in cima alla lista di luoghi da visitare, partirei subito! *.*
      Fammi sapere se lo leggi 😉

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