Recensione – “L’estraneo”, Ursula Poznanski e Arno Strobel

L’estraneo, Ursula Poznanski e Arno Strobel

Trama: 

Immagina di essere sola in casa, avvolta in un accappatoio, mentre ti asciughi i capelli dopo un bagno caldo. Improvvisamente senti un rumore al piano di sotto, uno strano tintinnio, poi un cassetto che si apre e si richiude. Scendi le scale, ti avvicini alla porta della cucina e d’un tratto ti trovi davanti un estraneo: occhi azzurri, capelli scuri, spalle larghe. Sei paralizzata dalla paura, inizi a gridare. Ma lui non scappa. E, cosa ancora più inquietante, ti chiama per nome, sostiene di essere il tuo fidanzato e non capisce come tu possa non riconoscerlo. Tu però non l’hai mai visto prima, afferri un fermacarte e glielo scagli contro. Chi è quell’uomo? Perché dice di conoscerti? Stai forse diventando pazza? Immagina di tornare a casa una sera: entri in cucina, ti versi un succo d’arancia e… vedi la tua ragazza che comincia a gridare: è convinta che tu sia un ladro o un assassino. Ti scaglia addosso un fermacarte e corre a chiudersi in camera. Non riesci a capire, ti guardi intorno e all’improvviso realizzi un fatto agghiacciante: le tue cose non ci sono più. Le tue giacche, che di mattina erano appese nel guardaroba, sono sparite. Non c’è più niente di tuo in quella casa. Stai forse diventando pazzo? Siete entrambi intrappolati in un incubo. E l’unico modo per uscirne è fidarsi l’uno dell’altra…

Anno di pubblicazione: 2015 (2017 in Italia)

Genere: Thriller psicologico

Casa editrice: Giunti (grazie per la copia)

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Recensione:

Quando avevo letto la trama di questo libro ne ero rimasta molto affascinata, la storia sembrava davvero convincente. A fine lettura ammetto di essere rimasta un po’ delusa da alcuni risvolti della storia, probabilmente perché mi aspettavo altro, ma nel complesso il romanzo ha sicuramente i suoi punti di forza.

Una delle cose che più ho apprezzato è stato il metodo narrativo: i capitoli alternano i punti di vista di entrambi i protagonisti, e in questo modo è possibile riuscire a capire cosa i due pensano e provano durante le vicende che si susseguono. Ho trovato la storia ben scritta, si legge facilmente e la lettura è piacevole e coinvolgente.

Joanna e Erik sono i protagonisti di questa inquietante storia. I due sono fidanzati e vivono insieme, ma un giorno, quando lui rientra a casa dal lavoro, lei non lo riconosce e tutte le cose di Erik sono scomparse. Venire a capo della soluzione non è facile e scontato, io stessa come ho detto prima mi aspettavo altro, ma gli sviluppi di questa vicenda sono comunque sorprendenti. Tra i due ho preferito Erik, in quanto vera vittima di ciò che succede: tornare a casa e scoprire che la propria esistenza è stata in qualche modo cancellata nella mente della persona che ama è un trauma, ma il modo in cui affronta il problema mi è piaciuto e per tutto il romanzo dimostra di essere il personaggio più forte. Joanna, invece, sembra essere completamente pazza, ma è una nota interessante della storia: la psicologia di Joanna è intrigante e curiosa, così come le reazioni di Erik al suo comportamento.

Proseguendo la lettura, ci sono cambiamenti importanti e repentini nella trama che hanno spostato la dimensione psicologica in secondo piano, ma non per questo il libro diventa meno piacevole: sottolineo il fatto che la storia è scritta in modo talmente scorrevole da risultare comunque piacevole. Inoltre sono presenti anche elementi di avventura (è inevitabile, con una trama così particolare) e ovviamente sentimentali, essendo una coppia la protagonista della storia.

Per concludere, consiglio L’estraneo in generale agli amanti dei thriller.

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