Recensione – “Per sfiorare le nuvole”, Chiara Parenti

Per sfiorare le nuvole, Chiara Parenti

Trama:

Ci sono giorni in cui non si ha tempo nemmeno per notare le nuvole in cielo. E quando giorni come questi diventano la normalità, ci si dimentica persino dei sogni. È quello che sta succedendo a Sole che, da quando si è trasferita a Roma, stila una lista infinita di cose da fare: aiutare il fidanzato Samuele con la galleria d’arte; scarrozzare ovunque l’amica Samanta; rispondere alle richieste assurde del suo caporedattore. E il desiderio di diventare un’insegnante sembra tornato nel cassetto. Sole non riesce a imporsi nemmeno quando un’eccentrica e affermata scultrice, Gertrude, la obbliga a diventare sua assistente. Costretta a seguire le assurde regole dell’artista, si sente ancor più alla deriva. Come se non bastasse, Massimo – il ragazzo di cui era innamorata da ragazzina – inizia a lavorare con lei. Eppure quest’esperienza che sta testando i suoi limiti è proprio quello che le serve per cominciare a dire «no». Forse è arrivato il momento di compilare un nuovo tipo di lista, un elenco di cose da non fare. Perché a volte è necessario concentrarsi su di sé, anche se si ha paura di deludere le persone che ci sono vicine. Solo così possiamo trovare il tempo per respirare a fondo, ascoltare la nostra voce interiore e alzare gli occhi al cielo per sfiorare le nuvole.

 

Anno di pubblicazione: 2022

Genere: Narrativa

Casa editrice: Garzanti

Serie: sequel del libro Per lanciarsi dalle stelle

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Recensione:

ATTENZIONE: SPOILER per chi non ha letto il libro precedente (qui la recensione)

Quando ho saputo dell’uscita di questo libro, ero terrorizzata: Per lanciarsi dalle stelle è una delle storie che mi ha colpito di più, Sole è un personaggio che mi è entrato dentro, una di quelle storie che leggi e che non potrai mai più dimenticare, perché in qualche modo ti ha segnato, ti ha cambiato. Capite quindi la mia preoccupazione: “E se il seguito rovinasse tutto? Se non mi piacesse? Se Sole improvvisamente fosse cambiata tanto, al punto da non riconoscerla più?” Insomma, e se, e se.

Ora che ho finito questo libro, mi sono resa conto di quanto la storia di Sole, che pure sembrava conclusa, fosse in qualche modo incompleta: Per sfiorare dalle nuvole è il perfetto seguito di una storia meravigliosa, che, adesso lo so, non poteva che continuare in questo modo.

Ritroviamo Sole a Roma, dove si è trasferita insieme a Samuele e ai suoi sogni. Se non fosse, però, che in realtà Sole si ritrova sommersa da mille impegni, tra studio, lavoro, aiutare le sue amiche e Samuele. Quando Samuele le procura un nuovo lavoro con una famosa artista, Sole rischia di impazzire, non solo a causa dei suoi infiniti impegni, ma anche perché Gertrude, questo il nome dell’artista di fama mondiale, è una donna decisamente stravagante, che avanza sempre le richieste più assurde.

Insomma, la vita di Sole è frenetica e complicata; ma a complicare ancora di più la situazione arriva Massimo, che aiuterà Sole a girare il documentario sulla vita di Gertrude. Sì, Massimo, proprio lui: il fratello di Stella, il ragazzo di cui Sole era sempre stata innamorata, prima che arrivasse Samuele nella sua vita.

Quando Sole capisce che la sua vita non può continuare a questi ritmi sostenuti, decide di fare quello che le riesce meglio: una lista, solo che questa volta non si tratta di paure, ma di tempo e attenzioni da dedicare a se stessa. Quante volte, infatti, diciamo di sì agli altri, ma mai a noi stessi? Forse, a volte, essere egoisti non è proprio una brutta idea.

Questo libro è, come nel caso di Per lanciarsi dalle stelle, un turbine di emozioni: travolgente, sotto tutti i punti di vista. L’autrice, Chiara Parenti, è in grado di toccare nel profondo l’anima dei suoi lettori, che un momento ridono insieme ai protagonisti e quello dopo si ritrovano a piangere disperati. Per sfiorare le nuvole è un libro che fa riflettere anche il lettore, perché tutti, prima o poi, ci siamo ritrovati nella situazione di Sole, e per uscirne, per dire di no, per mettere se stessi prima degli altri, ci vuole molto più coraggio di quanto pensiamo. Perché dedicare del tempo a se stessi ed essere felici è anche un atto di grande coraggio, oltre che un atto di amore verso di sé.

Inoltre, non posso non sottolineare che la storia si svolge a Roma, che è sempre un’ambientazione perfetta: emergono i due lati di questa città, frenetica, di corsa, distratta da un lato, ma anche meravigliosa, senza tempo e accogliente dall’altro.

Non credo di essere pronta a salutare Sole, non lo sarò mai. Posso però dire grazie Sole (e grazie Chiara) per avermi aiutata a comprendere anche una parte di me, di avermi fatto ridere (la scena della statuetta di Dio mi ha fatto troppo ridere), commuovere (no, ci sono troppe scene, non riesco a citarne una), innamorare (e comunque la mia scelta era chiara fin dall’inizio…), meravigliare (questo libro è pieno di arte!). Grazie, grazie, grazie per essere una parte di me.

Per concludere, credo sia chiaro che non posso che consigliarvi di leggere questo libro:

  • se avete letto Per lanciarsi dalle stelle: non potete lasciare Sole a metà e non ve ne pentirete (e vi ricordo anche il film Netflix tratto da questo libro, trovate le info qui!);
  • se non sapete come fare a dire di no;
  • semplicemente se non lo avete ancora letto!!

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