1 – Quando Silente capì qual era la giusta cosa da fare
Fu una sorpresa per molti, Harry compreso, che Silente una volta fosse amico stretto del potente mago oscuro Gellert Grindelwald e che avesse anche condiviso alcune delle sue idee, in un certo modo. Ciò sembrava del tutto in contrasto con il Silente che avevamo imparato a conoscere e ad amare, eppure quando si scoprì di più dal triste racconto del suo passato, non lo abbiamo più dimenticato.
Solo dopo la tragica morte di Ariana, sua sorella minore, in un duello tra Albus, Aberforth e Grindelwald, Silente capì davvero ciò che stava diventando. Le sue azioni negli anni a seguire dimostrano che trascorse il resto della sua vita cercando di rimediare a ciò che era successo. L’amore per la sorella minore e il senso di colpa che sentiva per la sua perdita giocarono un grande ruolo nella sua vita, anche se Aberforth non riuscì mai a perdonarlo completamente.
2 – Quando la signora Weasley affrontò Bellatrix
Molly, la matriarca dell’amata famiglia Weasley, non potrebbe mai essere detta una “bambolina”, visto che la sua rabbia sembra essere l’unica fonte di energia nel mondo intero che sia in grado di tenere a bada Fred e George. Eppure il suo atteggiamento di solito si basa sull’amore e la preoccupazione per la propria famiglia, come si vede chiaramente quando un Molliccio rivela che la sua più grande paura è vedere tutti i membri della sua famiglia morti.
Questo amore potrebbe metterla in difficoltà di fronte a un Molliccio, ma si trasforma anche in immensa forza quando difende Ginny da Bellatrix durante la battaglia di Hogwarts, regalandoci la famosissima battuta “Mia figlia no, cagna!”. Nonostante avesse affrontato la sua peggiore paura proprio quella notte (la morte di Fred), il suo amore per Ginny la spinse all’azione e fu una delle poche cose abbastanza potenti per distruggere l’ostinata Bellatrix una volta per tutte.
3 – Quando l’amore salvò la vita di Harry
La storia di Harry iniziò veramente la notte in cui Voldemort irruppe nella casa dei Potter a Godric’s Hollow. James morì per proteggere sua moglie e suo figlio, mentre Lily si sacrificò anche quando Voldemort le veva detto di farsi da parte. Come capì Silente, al contrario di Voldemort che a quel tempo non riuscì a comprenderlo, il sacrificio di Lily quella notte diede a Harry una protezione unica, che si infranse solo quando compì 17 anni.
4 – Quando Harry decise di sacrificarsi
Lily Potter riuscì sempre a trasmettere a Harry la forza di cui lui aveva bisogno, anche da morta. Quando Harry scopre che deve morire per mano di Voldemort, si ritrova in possesso della leggendaria Pietra della Resurrezione, così i suoi genitori, Remus e Sirius furono con lui quando compì il suo destino. Con questi promemoria della sua vita a circondarlo, e la vista degli occhi di sua madre, Harry trova la forza per compiere, alla fine, il suo sacrificio finale.
5 – Quando Narcissa mentì a Voldemort
Nonostante non fosse mai stata una Mangiamorte, Narcissa Malfoy è sempre stata sullo sfondo, sostenendo Lucius e Draco dall’ombra. Per un po’ le intenzioni di Narcissa furono ampiamente ambigue, fin quando Voldemort la manda a controllare se Harry è stato finalmente ucciso.
Non appena scopre che Harry è ancora vivo, invece di consegnarlo, gli fa una domanda: “Draco è vivo?”. Quando apprende che lo è, decide di mentire al Signore Oscuro riguardo Harry – dimostrando che la fedeltà che prova nei confronti di Voldemort non potrebbe mai essere paragonata all’amore che prova per suo figlio. Come spiegò Silente, questo fu uno dei più grandi fallimenti di Tom Riddle: non riuscì mai a capire la forza dell’amore.
Articolo originale su Pottermore.