Dal libro al film – Il richiamo del cuculo

Questa volta, in realtà, non si tratta di un film, ma di una miniserie realizzata recentemente dalla BBC.

Il richiamo del cuculo (qui la mia recensione) è il primo romanzo della serie dedicata alle indagini di Cormoran Strike: una serie di gialli firmati Robert Galbraith, pseudonimo dietro cui si nasconde la celebre J.K. Rowling.


ATTENZIONE: l’articolo contiene SPOILER!!!

La BBC ha da poco trasmesso i tre episodi, della durata di un’ora ciascuno, tratti da questo romanzo. Ecco il trailer:

La serie è davvero molto bella e fedelissima al libro, come risulta evidente già dalle prime scene del primo episodio, che rispecchiano in pieno le prime pagine del romanzo. La notizia della morte della famosa modella Lula Landry viene archiviato come suicidio, ma suo fratello, John Bristow, non crede a questa versione: ingaggia quindi l’investigatore privato Cormoran Strike per indagare sull’omicidio della sorella.

Ad aiutare Cormoran c’è Robin Ellacott, nuova arrivata dal centro impiego. L’inizio non è decisamente dei migliori, ma la complicità professionale dei due cresce a poco a poco, un elemento importante del libro che è stato reso in modo eccellente nella serie. Robin ammira Cormoran perché il suo lavoro è ciò che lei ha sempre sognato, e lo dimostrerà impegnandosi nelle indagini dell’omicidio di Lula Landry più di quanto sia richiesto ad una semplice segretaria, il che farà guadagnare alla ragazza la stima reciproca del suo capo.

Così come nel libro, anche nella serie a colpirmi sono stati i personaggi. Gli attori scelti sono stati decisamente all’altezza dei loro ruoli, alcuni erano esattamente come li avevo immaginati: sembrano davvero saltati fuori dalle pagine del libro!

Cormoran Strike è interpretato da Tom Burke: ero inizialmente scettica sulla scelta dell’attore, perché nel libro Strike veniva descritto, fisicamente, in maniera leggermente diversa , ma in realtà mi è piaciuto tantissimo. Strike è un personaggio complesso, un uomo di poche parole e in fondo tormentato dal suo passato, e l’attore ha saputo rendere benissimo queste caratteristiche, autoironia compresa.

Ho trovato perfetta Robin: Holliday Grainger ha interpretato questa ragazza perfettamente, con le sue espressioni, la sua determinazione, la sua intelligenza e la sua capacità di stupire positivamente le persone accanto a lei.

Elarica Johnson è invece Lula Landry: bellissima e adatta al ruolo.

Probabilmente quello che più mi ha stupito è stato però John Bristow (Leo Bill), perché davvero nella mia immaginazione di lettrice era proprio così, fisicamente e caratterialmente!

Anche i luoghi mi sono piaciuti tanto. Nel libro le descrizioni sono tra le parti più importanti della storia, perché è lì che si nascondono i dettagli per arrivare alla soluzione del mistero, e sullo schermo Londra fa sempre la sua bella figura e anche in questo caso i luoghi corrispondono esattamente alle descrizioni del romanzo. È inoltre molto interessante e verosimile il contrasto tra la Londra in cui viveva Lula Landry, una zona agiata, di lusso, in cui vivono altre persone ricche, e la Londra in cui si trova invece l’ufficio di Strike, una zona più povera e comune, senza pregi particolari.

Per concludere, le differenze con il libro non sono notevoli: è stato mantenuto tutto della trama principale, tranne un piccolo dettaglio nel finale, quando viene risolto il mistero e Strike parla con il colpevole, con l’assassino di Lula Landry: nel libro, l’assassino attacca Strike con un coltello, mentre nella serie l’arma è una bottiglia rotta… ma insomma, dettagli, sono ugualmente pericolosi! Sono stati inoltre messi da parte i casi minori che Strike e Robin seguivano oltre a quello della modella, ma che appunto non erano fondamentali per la trama principale e che potevano essere omessi. È stato dato anche poco spazio al fidanzato di Robin, Matthew, e in particolare alla sua gelosia per Strike e per l’ammirazione che Robin prova per lui, forte la passione per il suo lavoro, ma sono vicende che comunque sono state inserite nella serie, anche se in modo minore rispetto al libro.

Una miniserie che vi consiglio assolutamente!

Voi avete l’avete visto? Cosa ne pensate?

Vi aspetto nei commenti! 🙂

Comments

comments