Letture estive: i migliori momenti al sole nei libri di Harry Potter

Ogni stagione è magica ad Hogwarts (ehi, in fondo sono maghi!), ma un’estate magica è particolarmente speciale.

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All’inizio, l’estate non è esattamente la stagione preferita di Harry, perché è l’unico periodo dell’anno in cui è costretto a tornare dai Dursley.

Ma grazie ad alcuni ottimi amici, la stagione estiva presto diventa molto più divertente per Harry, e nel corso dei libri abbiamo visto alcune estati magiche davvero fantastiche. Ecco alcuni dei migliori momenti estivi.


La prima estate di Harry alla Tana

Dopo aver fatto scalpore nella tenuta dei Dursley quando Dobby l’elfo domestico rovinò un’importante cena, Harry venne velocemente portato in salvo a casa di Ron, la Tana, al momento opportuno. Anche se le orecchie di Ron arrossivano al solo pensiero di mostrare a Harry la sua casa traballante e sottosopra, Harry si innamorò subito della meravigliosa natura magica e fatta alla buona della Tana. Prima di fare ritorno ad Hogwarts, Harry trascorse molti giorni felici giocando a Quidditch con le mele, disinfestando il giardino dei Weasley dagli gnomi e prendendo sempre il doppio delle porzioni durante le fantastiche cene della signora Weasley.

La fine delle vacanze estive arrivò troppo presto per i gusti di Harry. Non vedeva l’ora di tornare a Hogwars, ma il mese passato alla Tana era stato il più felice della sua vita. Gli riusciva difficile non invidiare Ron quando pensava ai Dursley e al benvenuto che doveva aspettarsi da parte loro, non appena avesse rimesso piede a Privet Drive.
(Harry Potter e la Camera dei Segreti)

I Weasley e le guerre tra tavoli

Al quarto anno, la permanenza di Harry alla Tana fu fantastica soprattutto per l’imminente Coppa del Mondo di Quidditch: ciò significava l’arrivo degli altri Weasley. I due fratelli maggiori di Ron, Bill e Charlie, portarono una nuova atmosfera alla Tana, più “fresca”, e in una scena particolarmente divertente, i due iniziarono una battaglia con il vecchio arredamento del giardino.

Bill e Charlie, con le bacchette sguainate, avevano incominciato un duello tra due vecchi tavoli che fluttuavano a mezz’aria, facendoli cozzare l’uno contro l’altro nel tentativo di abbattersi a vicenda. Fred e George facevano il tifo; Ginny rideva e Hermione guardava in disparte, incerta se divertirsi o preoccuparsi.
(Harry Potter e il Calice di Fuoco)

La Coppa del Mondo di Quidditch

Ma l’estate magica di Harry non riguardava solo l’essere alla Tana quell’anno: infatti, quello fu l’anno della Coppa del Mondo di Quidditch, uno degli eventi sportivi più attesi del mondo dei maghi. Dal momento che Harry conosceva il Quidditch solo nel contesto di Hogwarts, questo grande torneo gli aprì letteralmente gli occhi – prima di tutto, essere in campeggio con tanti altri maghi, poi la rivelazione dell’esistenza di altre scuole di magia, e infine la partita stessa…

Era Quidditch come Harry non l’aveva mai visto giocare prima. Teneva l’Omniocolo così appiccicato agli occhi che gli occhiali si conficcavano nelle orbite. La velocità dei giocatori era incredibile: i Cacciatori si passavano la Pluffa così in freta che Bagman aveva appena il tempo di dire i loro nomi.
(Harry Potter e il Calice di Fuoco)

Un momento affettuoso

Citare Lord Voldemort, il Signore Oscuro responsabile di numerosi terribili delitti nel corso della storia magica, non fa esattamente pensare all’estate. Curiosamente, un momento di pace con Ron e Hermione, cullati dal sole alla Tana, ne Il Principe Mezzosangue fece sentire Harry molto meglio riguardo al destino che incombeva su di lui: sconfiggere l’Oscuro Signore. Dopo aver finalmente raccontato ai suoi due migliori amici della profezia in una mattina d’estate, si sentì decisamente sollevato che loro volessero ancora stare al suo fianco.

Harry non stava ascoltando. Dentro di lui si diffondeva un tepore che non aveva niente a che fare con la luce del sole; sembrava che un duro blocco nel suo petto si stesse sciogliendo. Sapeva che Ron e Hermione erano più spaventati di quanto lasciassero trapelare, ma il solo fatto che fossero ancora lì, al suo fianco, a pronunciare parole di conforto, senza ritrarsi da lui come se fosse contaminato o pericoloso, valeva più di quanto avrebbe mai potuto spiegare.
(Harry Potter e il Principe Mezzosangue)

Il matrimonio di Bill e Fleur

Nonostante Ginny Weasley avesse soprannominato la futura moglie di Bill “Flebo”, il grandioso matrimonio estivo di Bill e Fleur Delacour brillò positivamente, il che potrebbe avere qualcosa a che fare con il fatto che Fleur fosse in parte Veela. Con Voldemort che continuava la sua ascesa al potere, e Harry in procinto di partire per un viaggio per cercare di distruggerlo, il matrimonio servì come promemoria che, anche nei momenti peggiori, c’è sempre speranza, per non parlare del potenziale effetto di un’ottima festa spensierata.

Dietro di lui, il tendone si apriva su file e file di fragili sedie dorate ai due lati di un lungo tappeto color porpora. Ai pali di sostegno erano intrecciati fiori bianchi e oro. Fred e George avevano fissato un enorme grappolo di palloncini anch’essi dorati sopra il punto preciso in cui Bill e Fleur sarebbero diventati marito e moglie. Fuori, farfalle e api volavano pigre sull’erba e sulle siepi.
(Harry Potter e i Doni della Morte)

Fonte: Pottermore 

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