Quote of the Day – 41

Bentornati lettori! 🙂

Oggi tocca a un altro dei miei telefilm preferiti, che ho seguito dalla prima stagione e che seguo ancora adesso: Grey’s Anatomy. Non penso abbia bisogno di presentazioni, data la sua popolarità, ma per chi non lo sapesse è un medical-drama, cioè una serie che ruota intorno alla vita di Meredith Grey e degli altri dottori e chirurghi del Seattle Grace Hospital, ribattezzato poi in Grey-Sloan Memorial Hospital. E’ un telefilm sempre originale, pieno di colpi di scena, in ogni episodio si raccontano sempre delle storie pazzesche sui pazienti e sui medici stessi; inoltre, se non avete mai visto Grey’s Anatomy, sappiate che ogni tanto avrete bisogno di fazzoletti. Tanti fazzoletti.

Per chi conosce la serie, sa che in ogni episodio ci sono delle frasi e dei dialoghi bellissimi, piccole perle che ci accompagnano ormai da molti anni (attualmente in America viene trasmessa la dodicesima stagione). Sono tutte una più bella dell’altra, e vi dico che a fatica ne ho scelta una sola, tratta dall’ottavo episodio della prima stagione.

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Vi ricordate di quando eravate piccoli e credevate alle favole? Quali erano i sogni fantastici della vostra vita? L’abito bianco, il principe azzurro che vi portava in un castello sulla collina. Eravate a letto la notte, chiudevate gli occhi nutrivate una cieca e assoluta fiducia. Babbo Natale, il topolino del dente, il principe azzurro erano così reali che potevi toccarli, ma col tempo si cresce, un bel giorno apri gli occhi e la favola svanisce. Molte persone hanno bisogno di sostegno e devono credere in qualcosa. Il problema è che è difficile abbandonare completamente quel mondo fatato perché quasi tutti hanno ancora quel piccolissimo pezzetto di speranza e di fiducia e sperano un bel giorno di aprire gli occhi e di vedere il loro sogno trasformato in realtà.

La speranza, i sogni, credere in qualcosa: sono cose che si perdono con il tempo? Certo, quando siamo solo dei bambini ci sembra possibile qualsiasi cosa, crediamo di avere idee ben precise su cosa vorremmo diventare da grandi e pensiamo che tutto sia facilmente raggiungibile. Poi però si cresce e ci si accorge che non è proprio così, non si può sognare per sempre: come dico sempre io, c’è un tempo per sognare e uno per smettere di farlo. Tuttavia, credo anche che sognare faccia bene a qualunque età: una volta cresciuti è difficile vedere il mondo ancora attraverso gli occhi di un bambino, con la stessa spontaneità e spensieratezza, ma spesso ne avremmo davvero bisogno. Avremmo bisogno ancora di quel coraggio infantile che abbiamo perso, quella speranza positiva che ci faceva credere che avremmo potuto fare qualunque cosa.

Voi cosa ne pensate? 🙂

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