Quote of the Day – 96

Oggi ho deciso di rispolverare di nuovo La storia infinita di Michael Ende (qui la mia recensione), uno dei libri più belli della mia infanzia. Come dico sempre, più che per la storia in sé credo che questo libro andrebbe letto per il messaggio metaforico che trasmette: il fatto che la lettura non abbia mai fine, che ci si immedesima nei personaggi di una storia fino ad entrare a far parte della trama stessa, perché questo romanzo fantasy racconta proprio cosa succede al lettore ogni volta che apre un libro.

Ma Bastiano, il protagonista, ci spiega anche cosa succede quando un libro è chiuso:


«Mi piacerebbe sapere», mormorò fra sé, «che diavolo c’è in un libro fintanto che è chiuso. Naturalmente ci sono dentro soltanto le lettere stampate sulla carta, però qualche cosa ci deve pur essere dentro, perché nel momento in cui si comincia a sfogliarlo, subito c’è lì di colpo una storia tutta intera. Ci sono personaggi che io non conosco ancora e ci sono tutte le possibili avventure e gesta e battaglie, e qualche volta ci sono delle tempeste di mare oppure si arriva in paesi e città lontani. Tutte queste cose in qualche modo sono già nel libro. Per viverle bisogna leggerlo, questo è chiaro. Ma dentro ci sono fin da prima. Vorrei proprio sapere come.»

Una citazione davvero bellissima, che lega i libri ai suoi lettori, indissolubilmente. Un libro è sempre lì che ci aspetta, non appena lo apriamo davanti a noi si apre un mondo nuovo, in cui ci tuffiamo e in cui viviamo anche noi. Leggere è vivere infinite vite diverse che completano, in fondo, la nostra, rendendoci ogni volta più ricchi.

 

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