Recensione – “Allegiant”, di Veronica Roth

Allegiant, Veronica Roth

Trama:

La realtà che Tris ha sempre conosciuto ormai non esiste più, cancellata nel modo più violento possibile dalla terrificante scoperta che il “sistema delle fazioni” era solo il frutto di un esperimento. Circondata soltanto da orrore e tradimento, la ragazza non si lascia sfuggire l’opportunità di esplorare il mondo esterno, quello che si estende oltre la recinzione, desiderosa di lasciarsi alle spalle i ricordi dolorosi che la tormentano e di cominciare una nuova vita insieme a Tobias. Ma ciò che trova è ancora più inquietante di quello che ha appena lasciato. Verità esplosive marchieranno per sempre il cuore delle persone che ama, e ancora una volta Tris dovrà affrontare la complessità della natura umana e scegliere tra l’amore e il sacrificio.

Anno di pubblicazione: 2013 (2014 in Italia)

Titolo originale: Allegiant

Genere: Distopico

Casa editrice: De Agostini

Serie: Divergent #3

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Recensione:

Ho appena terminato la lettura di questo libro e ho sentito subito il bisogno di parlarne. Le emozioni che provo adesso sono ancora molto vive e forti, come spero che possiate capire leggendo questa bellissima trilogia (potete trovare le recensioni dei primi due capitoli qui e qui).

Prima di tutto, complimenti a Veronica Roth per aver creato un distopico a mio parere davvero ben costruito e geniale. Per certi versi, così geniale quanto inquietante. Ho apprezzato tutto dall’inizio alla fine, e devo ammettere che non mi sarei mai aspettata una fine di questo tipo. La Roth ha saputo sempre, in tutti i libri, creare delle certezze per poi distruggerle in poche righe, mantenendo alto l’effetto sorpresa per il lettore.

Una delle caratteristiche che più mi è piaciuta di Allegiant è l’aver potuto seguire la storia alternando i punti di vista dei due protagonisti, Tris e Tobias, che si sono rivelati all’altezza della situazione, sempre. Entrambi hanno commesso i loro errori, pagando anche prezzi molti alti per questo, ma è anche vero che il lettore impara a conoscerli nel corso dei tre libri, arrivando alla conclusione che il loro comportamento, le loro decisioni non potevano che essere così: coerenti con la loro personalità e il loro carattere dall’inizio alla fine. Tris, qui molto più che nei libri precedenti, si rivela molto di più di una qualunque ragazzina di sedici anni, Intrepida coraggiosa e Abnegante altruista allo stesso tempo; e anche Tobias lascia intravedere molto più di se stesso, più di quanto abbia mai fatto.

Così come in Insurgent, anche qui Veronica Roth approfondisce meglio altri personaggi. In particolare, mi sento di dover dire qualcosa su Christina: è cambiata molto dalla ragazzina Candida, sfacciata e impertinente quale era all’inizio, cambiata per le esperienze che ha vissuto e che l’hanno resa più matura nei confronti della vita e delle persone che ha attorno. Un’amica sicuramente all’altezza di Tris.

Nel complesso, una storia che mi resterà dentro per sempre.

!!ATTENZIONE: SPOILER!!

Ho deciso di inserire questa parte spoiler per poter parlare liberamente con chi di voi ha letto tutta la trilogia. Quindi, siete avvisati.. Non leggete se non volete rovinarvi la storia.. comunque sia, siete avvisati! 😀

Quanta tristezza nel leggere le ultime pagine di Allegiant! Non mi aspettavo davvero che per Tris potesse finire così, ma ho capito le sue ragioni, le ho capite perché non poteva fare altrimenti, per non andare contro tutto ciò in cui lei ha sempre creduto. Ho sperato con tutta me stesse che non fosse così, che cambiasse idea, che non si sacrificasse al posto di Caleb.. avrei tanto voluto vedere Tris e Tobias insieme per sempre, destinati da sempre come solo loro potevano essere. Ho letto le ultime pagine piangendo, perché Tobias sarebbe rimasto un uomo a metà per il resto della sua vita, condividendo il suo dolore con Christina, che ho amato tantissimo per il suo modo di proteggere e confortare Tobias, distrutto e con il cuore a pezzi. Avrei tanto voluto un lieto fine per una delle mie coppie letterarie preferite di sempre; per Tobias, uno dei miei personaggi preferiti di sempre e cotta letteraria sicuramente eterna 😀

Anche Uriah meritava un destino diverso. Mi piaceva il suo rapporto con Tris, Tobias, Christina, con suo fratello Zeke, e tutti gli altri. Si è semplicemente trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato, e non potete capire quanto mi sia dispiaciuto 🙁

Insomma, nonostante abbia sofferto e pianto parecchio durante la lettura dell’intera trilogia, posso dire che mi è piaciuto tutto, fin nei minimi dettagli. Era da tempo che non vivevo così intensamente una storia, e non posso fare altro che dire: grazie, Veronica Roth. ♥

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