Recensione – “Il maestro delle ombre”, Donato Carrisi

Il maestro delle ombre, Donato Carrisi

Trama: 

Una tempesta senza precedenti si abbatte sulla capitale con ferocia inaudita. Quando un fulmine colpisce una delle centrali elettriche, alle autorità non resta che imporre un blackout totale di ventiquattro ore, per riparare l’avaria. Le ombre tornano a invadere Roma. Sono passati cinque secoli dalla misteriosa bolla di papa Leone X secondo cui la città non avrebbe «mai mai mai» dovuto rimanere al buio. Nel caos e nel panico che segue, un’ombra più scura di ogni altra si muove silenziosa per la città lasciando una scia di morti… e di indizi. Tracce che soltanto Marcus, cacciatore del buio addestrato a riconoscere le anomalie sulle scene del crimine, può interpretare. Perché Marcus è sì un prete, ma appartiene a uno degli ordini più antichi e segreti della Chiesa: la Santa Penitenzieria Apostolica, conosciuta anche come il tribunale delle anime. Ma il penitenziere ha perso la sua arma più preziosa: la memoria. Non ricorda nulla dei suoi ultimi giorni, e questo dà un enorme vantaggio all’assassino. Soltanto Sandra Vega, ex fotorilevatrice della Scientifica, può aiutarlo nella sua caccia. Sandra è l’unica a conoscere il segreto di Marcus, ma ha sofferto troppe perdite nella sua vita per riuscire ad affrontare nuovamente il male. Eppure, qualcosa la costringe a essere coinvolta suo malgrado in questa indagine…

Anno di pubblicazione: 2016

Genere: Thriller

Serie: #3 (Marcus e Sandra)

Casa editrice: TEA

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Recensione:

Il maestro delle ombre è il terzo volume della saga che vede come protagonisti Marcus, l’ultimo dei penitenzieri, e Sandra, una fotorilevatrice davvero in gamba. Il primo volume è Il tribunale delle anime (qui la mia recensione), mentre il secondo Il cacciatore del buio (qui la mia recensione).

I primi due volumi di questa storia sono state letture estremamente interessanti e inquietanti, ma, se possibile, il terzo è stato ancora più affascinante e molto, molto inquietante (le mie occhiaie ringraziano per le notti insonni). Ma procediamo con ordine.

Come già accennato, ad accompagnarci in questa nuova (dis)avventura sono Marcus e Sandra. Il primo, alle prese con una nuova amnesia, a causa della quale non ricorda nulla delle ultime settimane e di come sia rimasto imprigionato nel Tullianum, un’antica prigione di Roma; la seconda, invece, cerca solo di dimenticare ciò che le è successo negli ultimi mesi, grazie anche a un drastico cambiamento nel suo lavoro di fotorilevatrice alla Scientifica.

Ciò che rende la storia unica ed originale, però, è la vera e propria Apocalisse che colpisce la città eterna: Roma, che, secondo una bolla papale, non avrebbe mai dovuto restare al buio. Cosa succede, però, se alla fine un’improvvisa ondata di maltempo in tilt la centrale elettrica e la città fosse costretta ad un blackout totale di 24 ore? Niente telefoni, niente internet, niente corrente elettrica: niente di niente. Un ritorno al Medioevo, che rischia però di scatenare le ombre, il buio, il male. Questo è quello che Marcus e Sandra si troveranno a fronteggiare. Perché il male si nasconde nel buio e, soprattutto, dove e in chi non ci si aspetta, e non si è mai pronti abbastanza per affrontarlo.

Incrociare una trama del genere con un’inedita Roma, completamente in rovina, ai giorni nostri, è stato davvero geniale. Come sempre, Carrisi è molto suggestivo e perdersi tra le pagine di questo libro significa catapultarsi completamente nella storia, ritrovarsi nelle scene più inquietanti e pericolose insieme a Marcus e Sandra (a proposito, non vedrò mai più un luna park allo stesso modo, e vi assicuro che le catacombe romane non sono poi così tranquille). Roma fa da teatro alla storia, o forse è la storia che fa da teatro a Roma: a un certo punto, questi due aspetti si intrecciano e si mescolano, diventando imprescindibili.

I temi sono diversi e ben tratteggiati. La lotta tra bene e male, qui, non ha più una divisione netta. In questa saga si parla dei crimini più efferati e violenti che l’uomo possa commettere, oltre che della corruzione della Chiesa, ma anche della sua integrità, allo stesso tempo. Inoltre, in quest’ultimo libro emerge anche una componente esoterica ed apocalittica, atmosfere che ben si percepiscono durante la lettura e che la rendono ancor più dinamica e suggestiva.

Il finale de Il maestro delle ombre, a sorpresa, non può che lasciare a bocca aperta il lettore, a chiedersi, ancora una volta, che ne sarà di Marcus e di Sandra. Una storia che mi è piaciuta tantissimo e che consiglio a tutti gli amanti del genere thriller psicologico ed esoterico, oltre che apocalittico.

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