Recensione – “Il segreto di mia sorella”, Flynn Berry

Il segreto di mia sorella, Flynn Berry

Trama:

Nora vive lontana dalla sorella ma va spesso a farle visita in un paesino della campagna inglese. È lì che Rachel fa l’infermiera, una professione che ha scelto perché le permette di salvare la vita alle persone, ma anche perché è un osservatorio sulla violenza. E per lei questo è fondamentale per scendere a patti col passato. Una notte di tanti anni prima, infatti, le due sorelle adolescenti, dopo una festa molto alcolica, avevano preso due decisioni opposte. Mentre Nora era rimasta a dormire dagli amici, Rachel si era incamminata sulla strada di casa. E durante il tragitto si era imbattuta in un pazzo che l’aveva picchiata selvaggiamente fino a tramortirla. Da quel momento, Rachel e Nora, sconvolta dal senso di colpa, si erano unite in una caccia all’uomo ossessiva, che le aveva portate sulle tracce di altri delitti e altre violenze ma non su quelle del «loro» mostro. Non ancora. Quando Nora arriva a casa di Rachel, è sicura di trovarla in cucina intenta a preparare la cena. E invece, questa volta, la aspetta una tremenda scoperta. Appena entrata, trova il cane impiccato alla scala e, seguendo le tracce di sangue, la sorella pugnalata a morte. E anche se Rachel le ha detto di aver rinunciato a cercare il suo aggressore, Nora sa che potrebbe essere proprio lui l’assassino. Ma chi è, veramente, l’uomo capace di tanta violenza?

Anno di pubblicazione: 2016 (2018 in Italia)

Genere: Thriller

Casa editrice: Sperling & Kupfer (grazie per la copia)

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Recensione:

Il segreto di mia sorella è un thriller particolare, non solo per la trama ma anche e soprattutto, a mio parere, per lo stile in cui la storia viene raccontata.

Nora è la protagonista della storia, che viene narrata dal suo punto di vista, che è quello di una giovane donna che crede di andare a passare il weekend a casa di sua sorella Rachel, come capita spesso, ma entrando a casa sua scopre che Rachel e Fenno, il suo pastore tedesco, sono stati brutalmente assassinati. Nora è visibilmente sconvolta da quanto accaduto, e la storia segue, per tutto il libro, non solo le sue azioni ma anche i suoi pensieri, che non sempre sono logici, ma piuttosto sconnessi e in balia delle emozioni.

Aiutata dalla polizia, in particolare dall’agente Lewis, Nora inizia ad indagare sull’assassino di sua sorella Rachel; insieme alle sue indagini, seguiamo appunto anche il filo dei suoi pensieri, spesso sconnessi, sconvolti, disperati: i pensieri di una ragazza che ha perso l’unica persona della quale davvero poteva fidarsi. Come se non bastasse, durante le indagini emergono aspetti della vita di Rachel di cui Nora sembrava essere all’oscuro. Infatti, quando entrambe erano adolescenti, le loro vite erano già state stravolte: dal padre, che aveva sempre avuto problemi di alcolismo, ma ancor di più dall’aggressione di cui Rachel era stata vittima. Rachel era stata brutalmente picchiata e lasciata a morire sulla strada, ma il colpevole non era mai stato trovato, nonostante loro stesse avessero indagato. E se ora, dopo anni, il colpevole fosse tornato a chiedere il conto? Di chi può veramente fidarsi Nora, se persino Rachel aveva dei segreti con lei? O peggio, se non può fidarsi nemmeno di se stessa? Anche perché, nonostante l’apparenza, il rapporto tra le due sorelle, che sembravano così unite, non è davvero così limpido e sincero come vogliono far credere.

Si tratta di un thriller fortemente introspettivo e ricco di segreti da scoprire, indagini da seguire, diversi indizi e piste da seguire; una storia che, in determinati punti, diventa decisamente inquietante. La lettura non sempre risulta semplice, proprio per l’aspetto introspettivo della narrazione, che diventa quasi un “flusso di coscienza” disperato e irrequieto, riflesso di una donna che a sua volta è irrequieta, spaventata, al limite della pazzia, ma decisa a trovare l’assassino di sua sorella. Spesso i pensieri di Nora allontanano il lettore dalla storia principale del libro, anche perché, in alcuni punti, privi di senso; o meglio, non sono dettagli importanti per la storia in sé, quanto piuttosto servono a dipingere il ritratto di una donna spezzata, ormai vuota.

Consiglio Il segreto di mia sorella a chi ama i thriller di questo genere particolare, in cui a dominare sono i pensieri di un protagonista coinvolto in una tragedia che stravolge la sua vita e lo porta all’esasperazione.

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