Recensione – “La biblioteca sull’oceano”, Ashley Hay

La biblioteca sull’oceano, Ashley Hay

Trama:

In una piccola città affacciata sull’oceano, c’è una biblioteca dove gli abitanti vanno in cerca di pace e di sogni. Affidano le loro richieste ad Ani, bibliotecaria alle prime armi, una giovane donna già segnata da un destino crudele, che le ha strappato un pezzo di cuore e l’ha lasciata sola a crescere la sua bambina. Quell’impiego le è stato offerto per aiutarla ad andare avanti e, se lei ha accettato, è anche un po’ per il ricordo che serba della prima biblioteca mai visitata: una sala meravigliosa in cui aveva trovato rifugio in un giorno di pioggia, un luogo solenne che l’aveva incantata. Ora, tra le pagine dei libri, cerca le risposte che non sa darsi da sola e spera di rivivere almeno un briciolo di quella lontana magia. Tra quei vecchi scaffali, anche il dottor Draper vorrebbe ritrovare la sua vita di un tempo, di quando ancora non aveva conosciuto la guerra e il senso di colpa per tutti coloro che non è riuscito a salvare. Mentre il suo amico Roy, che al fronte si è scoperto poeta, vaga alla ricerca delle parole perdute, quell’ispirazione venuta meno proprio ora che è circondato da tanta pace e bellezza. Finché una poesia anonima ricevuta da Ani irrompe in quel tempo sospeso e riavvia il corso di quei tre destini, ormai intrecciati per sempre in un’unica trama.

Anno di pubblicazione: 2013 (2017 in Italia)

Genere: Romanzo

Casa editrice: Sperling & Kupfer (grazie per la copia)

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Recensione:

La biblioteca sull’oceano racconta una storia di altri tempi, una storia che vede intrecciarsi le vite di tre persone diverse, ma in un certo senso molto simili tra loro.

La storia è ambientata alla fine della Seconda Guerra Mondiale in Australia. Ani, Roy e Frank hanno tutti e tre subito una perdita, anche se in modo diverso; ricominciare a vivere, andare avanti, ritrovare se stessi è ciò che questo romanzo racconta attraverso loro. Ani si ritrova improvvisamente vedova e con una figlia, Isabel, da mantenere. Le viene offerto un posto come bibliotecaria, che lei accetta di buon grado e volentieri: i libri sono una delle sue grandi passioni. Da qui Ani cerca di riprendere in mano la sua vita senza Mac, suo marito, di cui sente terribilmente la mancanza, anche a causa degli sguardi delle altre donne e del fatto che qualsiasi conversazione con altre persone include compassione e conforto per la sua sorte. Roy e Frank, invece, sono amici da sempre, da quando, fin da piccoli, condividevano i loro sogni. Entrambi sono reduci dal fronte di guerra, il primo come soldato e poeta, il secondo come medico. Hanno visto e vissuto l’orrore della guerra in prima persona, sulla propria pelle, e questo li ha sconvolti, rendendoli fragili e incomprensibili agli occhi dell’altra gente.

Il mio personaggio preferito è Roy: la fragilità del poeta unita alla forza del soldato, un mix comune ma reso originale. Soprattutto con Roy, l’autrice ha reso molto bene le difficoltà psicologiche che i reduci dal fronte dovettero affrontare, un tratto che rendeva i soldati completamente diversi dal resto della popolazione, un dolore immenso che li ha posti di fronte a interrogativi inimmaginabili.

La trama del romanzo mi aveva colpito molto, così come la presenza di una biblioteca e della passione per i libri e la lettura: effettivamente, si parla molto di libri e di poesia, anche se in realtà la biblioteca resta un’ambientazione tra le tante, ma che ho comunque apprezzato. In generale, sono rimasta letteralmente affascinata dai luoghi in cui la storia è ambientata: tra le coste di Thirroul e Austinmer, due luoghi da favola e tipicamente australiani.

Lo stile dell’autrice è conforme alla storia: uno stile d’altri tempi, idoneo alla trama del libro, appunto, ma forse in alcuni punti risulta un po’ confusionario e lento, così che alcuni capitoli possono sembrare superflui per la storia.

La biblioteca sull’oceano è un romanzo sulle difficoltà della vita, ma soprattutto sulla forza necessaria per affrontarle e superarle: un romanzo che comunque consiglio a chi cerca una lettura che faccia riflettere, che offre spunti letterari e paesaggi bellissimi, in un’epoca ancora tormentata dalla fine della guerra.

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