Recensione – “La stirpe dei fedeli/L’Ordine Imperiale”, Terry Goodkind

La stirpe dei fedeli/L’Ordine Imperiale (La Spada della Verità, Vol. 3), Terry Goodkind

Trama:

Richard ha deciso di raggiungere l’amata Kahlan, regina della Galea, che sta tornando verso Ebinissia con l’intenzione di ricostruirla per poi governare la sua nuova patria. I piani di Richard vengono però sconvolti dall’entrata in scena di due temibili nemici, alleati tra loro, si tratta dell’Ordine Imperiale, l’esercito guidato dal misterioso Jagang, che vuole sottomettere il mondo intero, e della Stirpe dei fedeli condotta dal generale Tobias Brogan, un uomo che odia la magia al punto di volerla estirpare per sempre, poiché la considera il mezzo con il quale il Guardiano del mondo sotterraneo influenza il mondo dei vivi.

Anno di pubblicazione: 1996 (2000 in Italia)

Genere: Fantasy

Casa editrice: Fanucci

Serie: La Spada della Verità #3

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Recensione:

ATTENZIONE: la recensione potrebbe contenere spoiler dei volumi precedenti, di cui potete trovare la recensione qui.

In questo terzo volume della saga la storia si evolve e approda a un nuovo risvolto della narrazione: infatti, la comparsa della Stirpe dei Fedeli e soprattutto dell’Ordine Imperiale porterà Richard e Kahlan ad affrontare nuovi pericoli e battaglie che vedranno coinvolti sia il Vecchio che il Nuovo Mondo. I due amanti, però, si ritroveranno di nuovo riappacificati e più uniti che mai.

L’autore qui si destreggia tra vari personaggi, ma l’alternanza per il lettore non è mai pesante o fuorviante, la trama e la narrazione sono come sempre molto scorrevoli e piacevoli da seguire.

Fin dall’inizio del romanzo, troviamo le Sorelle dell’Oscurità, ormai scoperte, in fuga verso Jagang, l’imperatore del cosiddetto Ordine Imperiale, chiamato anche “tiranno dei sogni”. Di questo misterioso personaggio viene detto ancora poco e quel poco lo sappiamo soprattutto per sentito dire, ma ciò basta a capire quanto sia terribile e spaventoso, alla pari del Guardiano delle Tenebre. Jagang è temuto e rispettato, e le sue idee sono sempre più diffuse tra la popolazione: egli crede che la magia sia un male da estirpare ed eliminare completamente. Dall’altro lato ritroviamo anche le Sorelle dell’Oscurità, che si ritrovano improvvisamente senza la guida della priora Ann e del profeta Nathan. Molto interessanti saranno gli sviluppi che riguarderanno da vicino Verna, la mia preferita tra le sorelle, e Warren.

Richard e Kahlan si trovano soprattutto a dover affrontare questioni politiche, che riguardano entrambi in quanto rispettivamente Lord Rahl del D’Hara e Madre Depositaria che regna su tutte le Terre Centrali. Per affrontare e combattere il pericolo rappresentato da Jagang e l’Ordine Imperiale, servirà il sostegno di tutti, sarà necessario unirsi e lottare insieme, ma non sarà sempre facile, immediato o scontato. Inoltre, qui compaiono per la prima volta in un ruolo importante le Mord-Sith al fianco di Richard, nel loro compito di guardie del corpo di Lord Rahl: le ho trovate davvero molto simpatiche, soprattutto Cara.

Infine, c’è una trama che riguarda la Stirpe dei Fedeli, anch’essi determinati a eliminare la magia dal mondo. Da questo punto di vista l’autore narra le vicende di Lunetta e Tobias Brogan, quest’ultimo assolutamente odioso e da prendere a schiaffi. Si tratta, però, di un altro filone della storia principale che ho comunque apprezzato e che ha portato a diversi colpi di scena.

L’ambientazione è come sempre molto affascinante: in questo libro sono rimasta letteralmente stregata da Aydindril, con il Palazzo delle Depositarie e il Mastio del Mago, due costruzioni davvero bellissime e imponenti.

Consiglio ancora una volta questa saga a tutti gli amanti del genere, perché è impossibile non amarla!

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