Recensione – “Mior”, Simon Rowd

Mior, Simon Rowd

IMG_20160505_103441

Trama:

Eric Arden è morto. Lo è nei ricordi degli abitanti di Skittburg e agli occhi degli drowhunter, che hanno smesso di dargli la caccia. Per sopravvivere si nasconde nella solitudine degradante dei bassifondi di Estrielle, dove il suo lato oscuro lo consuma ogni giorno, trascinandolo in un abisso di rancore e violenza. Neppure a Sophie, che conosce la verità, è concesso avvicinarlo. Quando lei, però, decide di rompere il muro alzato tra loro e di riconquistarlo, una verità tenuta nascosta a entrambi emerge a minacciare il loro legame. Eric fugge sconvolto tra le braccia di Dana, ma nemmeno lei può cancellare il dolore che lo corrode. Solo due occhi violacei, incrociati una notte nel cimitero di Skittburg, riaccenderanno in lui la speranza. Una parte del suo passato, che credeva perduta per sempre, esiste ancora: sua madre, Arline, è viva. Costretto a chiedere l’aiuto di Sophie per ritrovarla, nella ricerca Eric scoprirà che la lotta tra elfi e drow nasconde ancora altri segreti: fantasmi del passato si aggirano in luoghi sepolti d tempo ed efferate creature sembrano tornate per completare un cerchio di sangue che qualcuno ha voluto insabbiare. Ancora una volta Eric si troverà a combattere per i drow, conteso dall’amore delle due ragazze al suo fianco ma, quando crederà di essere a un passo dalla verità, dovrà accettare che la vita, a volte, è in grado di riservare alcune sorprese.

Anno di pubblicazione: 2016

Genere: Fantasy

Casa editrice: Electa Mondadori (grazie per la copia)

Serie: Drow #2

Per acquistare una copia del libro su Amazon CLICCA QUI.

 

Recensione:

Mior, premetto che è il secondo libro di una serie fantasy. Purtroppo non ho letto il primo volume, dal titolo Drow, ed è per questo che all’inizio ho avuto un po’ di difficoltà a capire e a immedesimarmi nella storia. Ciò nonostante, ogni pezzo del puzzle è andato al suo posto proseguendo con la lettura, da cui poi sono stata completamente rapita e affascinata. Il protagonista, Eric, è un drow, cioè un elfo oscuro, da sempre in competizione con gli elfi, che li ritengono una razza pericolosa e violenta, una razza da tenere sotto controllo e imprigionata. Queste due razze vivono in mezzo agli umani, ignari di questa convivenza, che viene tenuta loro nascosta. Si tratta di un’ambientazione, di un mondo particolare, che mi ha davvero affascinata e incuriosita.

Eric è costretto a fingersi morto e per questo ha dovuto tagliare i contatti con chiunque, compresa Sophie, la sua amata Sophie, che però riuscirà a scoprire dove si nasconde e che in realtà lui è vivo. Tra loro, però, ci sono dei segreti che potrebbero minare la loro relazione e far rifugiare Eric tra le braccia di Dana, un drow come lui, una ragazza intraprendente, coraggiosa e sfacciata che è però in grado di comprenderlo come pochi.

La scoperta che Arline, la madre naturale di Eric, è ancora viva, rimescola tutte le carte: Eric farà di tutto per cercarla, grazie all’aiuto di Dana, Sophie e Jimmy, un elfo da sempre suo amico. I quattro vivranno situazioni pericolose, scoprendo le tracce di un passato che dovrebbe rimanere sepolto: infatti, qualcuno cerca ancora di distruggere le prove di questo passato che potrebbe cambiare la realtà, stravolgerla completamente, e i quattro ragazzi si troveranno, inconsapevolmente, ad essere un ostacolo per queste persone. Sul loro cammino incontreranno creature spaventose, affronteranno pericoli davvero reali e letali.

Quello che però più ho apprezzato della storia sono stati i continui colpi di scena, che aumentano progressivamente all’aumentare delle pagine. Alcuni risvolti della storia sono stati davvero particolari e inaspettati: quando il lettore pensa di aver finalmente capito la situazione, ecco che entra in scena un dettaglio nuovo che modifica completamente la realtà in atto, sconvolgendo soprattutto gli stessi protagonisti. Queste continue scoperte creano inoltre molta azione nel romanzo, alternata alle spiegazioni di quanto accade.

Infine, ho apprezzato molto anche il lato scientifico della storia: ci sono molti riferimenti alla discendenza delle varie razze e della loro evoluzione nel corso del romanzo, una sorta di storia nella storia che mi è piaciuto molto.

Consiglio Mior agli amanti del genere fantasy, anche del fantasy classico e della fantascienza, dato che sono elementi presenti nella storia. Non vedo l’ora di scoprire come la storia continuerà e, soprattutto, di scoprire come tutto questo è iniziato!

Comments

comments