Recensione – “Shadowhunters – Città di Vetro”, Cassandra Clare

Shadowhunters – Città di vetro, Cassandra Clare

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Trama:

Clary era convinta di essere una ragazza come mille altre, e invece non solo è una Shadowhunter, una Cacciatrice di demoni, ma ha l’eccezionale potere di creare rune magiche. Per salvare la vita di sua madre, ridotta in fin di vita dalla magia nera di suo padre Valentine, Clary si trova costretta ad attraversare il portale magico che la porterà nella Città di Vetro, luogo d’origine ancestrale degli Shadowhunters, in cui entrare senza permesso è proibito. Come se non bastasse, scopre che Jace, suo fratello, non la vuole laggiù, e Simon, il suo migliore amico, è stato arrestato dal Conclave, che non si fida di un vampiro capace di sopportare la luce del sole. Con Valentine che chiama a raccolta tutti i suoi poteri per distruggerli, l’unica possibilità per gli Shadowhunters è stringere un patto con i nemici di sempre: i Figli della Notte, i Nascosti e il Popolo Fatato. E mentre Jace si rende conto poco a poco di quanto sia disposto a rischiare per Clary, lei deve imparare a controllare al più presto i suoi nuovi poteri. L’amore è un peccato mortale… forse, e i segreti del passato rischiano di essere fatali.

Genere: Urban Fantasy

Anno di pubblicazione: 2009

Casa editrice: Mondadori

Serie: Shadowhunters – The Mortal Instruments #3

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Recensione:

ATTENZIONE: la recensione potrebbe contenere spoiler dei volumi precedenti, di cui potete trovare le recensioni qui.

Inizio questa recensione con una premessa: questo terzo libro della serie è finora il mio preferito, mi ha regalato troppe emozioni, tutte contrastanti. Sono successe troppe cose per poter rimanere indifferente alla storia, dandomi la conferma che questa si aggiunge alla lista di quelle che porterò con me per sempre.

Il libro si apre poco dopo gli eventi che hanno concluso il secondo libro, Città di cenere. La battaglia finale ha rivelato molte sorprese: Simon è un Diurno, un vampiro che può sopportare la luce del sole; Clary ha la sconvolgente capacità di creare rune; Valentine è riuscito ad ottenere anche la Spada Mortale. Tutto questo porterà i ragazzi finalmente a Idris, la patria degli Shadowhunters, e in particolare ad Alicante, la città di vetro, capitale e sede del Conclave, per far fronte alla minaccia che Valentine rappresenta, soprattutto ora che ha due dei tre Strumenti Mortali e chissà quale terribile piano da attuare. Per Clary, però, Idris rappresenta anche l’occasione di salvare sua madre Jocelyn: infatti nella città di vetro vive Ragnor Fell, uno stregone che potrebbe avere l’antidoto che finalmente risveglierà Jocelyn.

Idris si rivela subito un luogo molto interessante, soprattutto perché si ha la possibilità di vedere come gli Shadowhunters vivono da sempre. La città di Alicante, la capitale, è protetta da imponenti difese contro i demoni, ma fuori dalle mura della città ci sono le campagne con le numerose tenute estive delle più prestigiose famiglie Shadowhunters, estremamente affascinanti.

La mitologia, sempre presente nella storia fin dall’inizio, viene sempre più approfondita, anche se qui vengono messe in primo piano soprattutto le relazioni tra le varie razze: gli Shadowhunters, i Figli della Luna (i lupi mannari), i Figli della Notte (i vampiri), i Figli di Lilith (gli stregoni) e il Popolo Fatato. Si tratta di popoli che per secoli hanno intrattenuto rapporti non sempre stabili, spesso anzi ostili tra di loro, ma che per salvare il mondo dalla minaccia di Valentine potrebbero essere costretti a collaborare. Anche l’istituzione del Conclave e del Consiglio è stato un aspetto interessante della storia, che in questo senso assume un sapore quasi medievale, antico. Il tutto è reso più coinvolgente dalle molte rivelazioni sul passato di Valentine e Jocelyn, di Clary e Jace, di Luke e dei Lightwood.

I personaggi sono sempre più approfonditi psicologicamente, soprattutto Clary e Jace. Entrambi sembrano consumarsi sempre di più a causa della lotta contro i loro sentimenti, che non possono esternare perché sono fratello e sorella. Mentre Clary reagisce con forza e impegna tutta se stessa nella ricerca dello stregone in grado di risvegliare sua madre, Jace sembra sempre più tormentato dalla situazione, finché arriverà a prendere una decisione estrema. Comunque sia, Jace è sempre Jace e resta fantastico anche con i suoi errori. Simon e Luke sono invece due personaggi che sicuramente acquistano più importanza in questo libro: sono molto cambiati e cresciuti, sono ormai padroni della situazione, e li ho apprezzati molto entrambi. Alec e Magnus vivono la loro relazione tormentata, soprattutto a causa di Alec, mentre Isabelle, che finora ha dimostrato sempre la sua forza e la sua simpatia, attraverserà un momento davvero terribile che metterà in risalto invece tutta la sua debolezza e fragilità. E poi c’è Amatis, un nuovo personaggio per cui ho provato subito una forte empatia, per la sua consapevolezza e per il suo dolore.

Il finale del libro ha saputo sorprendermi e soprattutto mi ha lasciata decisamente soddisfatta: non vedo l’ora di leggere il prossimo libro per sapere come continuerà la storia!

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