Recensione – “Una storia straordinaria”, Diego Galdino

Una storia straordinaria, Diego Galdino

Trama:

Luca e Silvia sono due ragazzi come tanti che vivono vite normali, apparentemente distanti. Eppure ogni giorno si sfiorano, si ascoltano, si vedono. I sensi percepiscono la presenza dell’altro senza riconoscersi, fino a quando qualcosa interrompe il flusso costante della vita: Luca perde la vista e Silvia viene aggredita in un parcheggio. La loro vita, sconvolta, li porta a chiudersi in un’altra realtà e il destino sembra dimenticarsi di loro. Tuttavia, due anni dopo, la loro grande passione, il cinema, li fa incontrare per la prima volta e Luca e Silvia finiscono seduti uno accanto all’altra alla prima di un film d’amore. I due protagonisti, feriti dalle vicissitudini degli eventi passati, si ritrovano, così, loro malgrado, a vivere una storia fuori dall’ordinario. Ma l’amore può essere tanto potente da superare i confini dei nostri limiti e delle nostre paure? E il destino, quando trova due anime gemelle, riesce a farle rialzare e camminare insieme?

Anno di pubblicazione:  2020

Genere: Romanzo

Casa editrice: Leggereditore

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Recensione:

Quando il titolo del libro è Una storia straordinaria, ci si aspettano grandi cose dalla storia che si sta per leggere, mi sembra normale. Quando poi, durante la lettura, ci si accorge che la storia è per davvero straordinaria, allora ci si rende conto che mai titolo fu più azzeccato. Perché quella di Luca e Silvia non è una semplice storia d’amore, ma è una storia di vita, di esperienze, di destino, ma soprattutto una storia di sensi: olfatto, gusto, udito, tatto, vista. Ecco come inizia questa storia straordinaria.

Le vite di Luca e Silvia sono come quelle di tutte le persone comuni: hanno un lavoro, una famiglia, degli amici, una vita che a volte può diventare frenetica. Entrambi appassionati di cinema, attorno al quale ruota il loro lavoro, non sanno e non si rendono conto che il destino, più di una volta, li ha avvicinati e scontrati (letteralmente). Ma la loro vita quotidiana, che tante volte viene data quasi per scontata, in quella che sembra una banale e monotona routine, viene completamente sconvolta, ed entrambi saranno costretti a inventarsi da capo. Luca, che lavora per il doppiaggio cinematografico, improvvisamente perde la vista, un evento che lo cambia radicalmente, portandolo a modificare le sue abitudini, dalle più semplici a quelle più complicate: contare i passi, mantenere comunque una certa indipendenza grazie a Pesce, il suo cane guida, accettare la sua nuova condizione e conciliarla con la sua grande passione per il cinema. Silvia, invece, subisce un’aggressione in un parcheggio, un evento terribile che la porta a chiudersi in sé stessa, a isolarsi dal mondo, a perdere la fiducia, la fede nelle persone, nella vita.

Il destino, però, non si arrende: non ha finito con loro, e li riavvicina, e stavolta per davvero. Silvia e Luca, infatti, si sentono: una relazione salvifica, guaritrice, pura come solo il vero amore può essere. Una storia straordinaria è quindi una storia di rinascita dopo aver toccato il fondo, grazie alla forza più potente che ci sia: l’amore, l’amore che salva, l’amore che ha il potere di far vedere a chi non può e di aprirsi a chi ha costruito muri che si pensava fossero incrollabili. Ma può l’amore cancellare anche tutte le paure, le insicurezze, il male? Eliminare le insidie che ogni giorno possono tornare a presentarsi dal passato? La risposta non è semplice e scontata, e come sempre, Diego Galdino ci offre grandi e importanti spunti di riflessione, attraverso una storia magica che a volte ci fa commuovere, ma che ci fa anche ridere.

Entrambi i protagonisti mi sono piaciuti molto; se un momento penso che Silvia mi piaccia di più, quello dopo cambio idea e torno a pensare a Luca come al miglior personaggio, ma la verità è che entrambi sono validi personaggi. Entrambi vengono messi a dura prova dalla vita e affrontano gli ostacoli che trovano sul loro cammino in modo diverso, ma trovando la forza, alla fine, di voltare pagina. Ecco ciò che dimostra questo libro: che l’amore, nelle sue diverse forme (l’amore come relazione tra due persone, l’amore e la passione per qualcosa, come il cinema, l’amore di un animale, l’amore della propria famiglia, l’amore per la propria città), salva le persone, che a volte fa bene ed è necessario chiedere aiuto, ma che siamo anche più forti di quanto noi stessi pensiamo, perché gran parte della forza per rialzarci viene proprio da dentro di noi.

Oltre ai personaggi e alla storia, tra gli altri aspetti che ho amato del libro non posso non parlare dell’ambientazione: Roma. Roma con il suo essere proprio Roma, quella città e nessun’altra, con un’identità tutta sua, Roma che tante volte si fa odiare, ma che non si può non amare. E Luca e Silvia ci dimostrano che Roma, così come l’amore, si percepisce proprio attraverso tutti e cinque i sensi. Un altro aspetto bellissimo della storia sono tutte le citazioni e i vari riferimenti al cinema, che riprendono perfettamente alcune scene del libro.

Ancora una volta, Diego Galdino ha scritto “una storia straordinaria”, e questa forse, a modo suo, lo è ancora di più: un libro speciale, che entra nell’anima, con una scrittura scorrevole, piacevole, dolce come è proprio tipico di Galdino. Non mi resta che consigliare Una storia straordinaria proprio a tutti!

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