Natale a Hogwarts – 3

Dopo aver rivisto insieme i primi due Natali di Harry a Hogwarts, è arrivato il momento del terzo anno.

Siete pronti?

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Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban

Pochi giorni prima di Natale, Harry riesce a visitare Hogsmeade grazie al suo Mantello dell’Invisibilità e alla Mappa del Malandrino, che Fred e George molto generosamente gli regalano. Durante questa gita, Harry viene a sapere che Sirius Black è il suo padrino, e che fu proprio lui a tradire i suoi genitori la notte in cui vennero uccisi da Voldemort.

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I primi giorni di vacanza di Harry, infatti, ruotano intorno a questa dolorosa scoperta, che porta Harry alla voglia di vendetta contro Black, mentre Ron e Hermione cercano di dissuaderlo:

«Harry, ti prego» disse Hermione, con gli occhi lucidi di lacrime, «ti prego, sii ragionevole. Black ha fatto una cosa terribile, ma n-non devi metterti in pericolo, è proprio quello che vuole… Oh, Harry, se andassi a cercarlo faresti il suo gioco. Tua madre e tuo padre non vorrebbero che ti facessi del male, no? Non vorrebbero mai che tu andassi a cercare Black!»

«Non saprò mai che cosa vogliono o no, perché grazie a Black non ci ho mai parlato» concluse Harry.

Inoltre, l’atmosfera già abbastanza dolorosa e triste è aggravata da Hagrid, il quale viene a sapere che Fierobecco, dopo l’aggressione a Malfoy durante la lezione, verrà sottoposto a un processo. Harry, Ron e Hermione si offrono di aiutare Hagrid a trovare qualcosa che possa scagionare Fierobecco, così passano la Vigilia di Natale in biblioteca a cercare informazioni. La mattina di Natale, Harry viene svegliato “dolcemente” da Ron 😀 :

La mattina di Natale, Harry fu svegliato da Ron che gli gettava addosso un cuscino.

«Ehi! I regali!»

Harry afferrò gli occhiali e se li infilò, socchiudendo gli occhi nella penombra per vedere bene il mucchietto di pacchi apparso ai piedi del letto. Ron stava già strappando via la carta dai suoi regali.

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Anche in questo caso, Harry riceve un regalo particolare:

Harry strappò la carta e trattenne il respiro mentre un meraviglioso manico di scopa lucente rotolava sul copriletto. Ron lasciò cadere le calze e balzò giù dal letto per vedere più da vicino.

«Non ci posso credere» disse con voce roca.

Era una Firebolt, la gemella della meraviglia che Harry era andato a vedere tutti i giorni a Diagon Alley. Il manico scintillò mentre lo afferrava. Harry lo sentì vibrare e lasciò la presa: si librò a mezz’aria, da solo, esattamente all’altezza giusta per essere inforcato. Lo sguardo di Harry si spostò dal numero di serie inciso in oro sulla punta del manico, e poi giù giù fino agli aerodinamici ramoscelli di betulla perfettamente levigati che formavano la coda.

«Chi te lo manda?» chiese Ron a mezza voce.

«Guarda se c’è un biglietto» disse Harry,

Ron strappò la carta che aveva avvolto la Firebolt.

«Non c’è niente! Cavolo, chi spenderebbe così tanto per te?»

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Quando arriva Hermione nel dormitorio maschile, portando con sé Grattastinchi, questo scatena l’ennesima litigata con Ron, a causa di Crosta. Arriviamo così all’ora di pranzo, quando scopriamo che nella Sala Grande gli studenti rimasti a scuola sono così pochi che si è deciso di preparare un tavolo unico per studenti e professori:

All’ora di pranzo scesero nella Sala Grande e scoprirono che i tavoli erano stati di nuovo disposti lungo le pareti, e che al centro della stanza c’era un solo tavolo, preparato per dodici. I professori Silente, McGranitt, Piton, Sprite e Vitious erano seduti con Gazza, il guardiano, che aveva sostituito il solito cappotto marrone con un frac dall’aria molto vecchia e piuttosto muffita. C’erano solo altri tre studenti, due del primo anno, che sembravano parecchio tesi, e un imbronciato Serpeverde del quinto anno.

«Buon Natale!» esclamò Silente mentre Harry, Ron e Hermione si avvicinavano al tavolo. «Siccome siamo così pochi, ci sembrava sciocco usare i tavoli dei dormitori… sedete, sedete!»

Tra l’altro, è una scena che avrei voluto vedere nel film: immaginatevi la faccia di Ron! 😀

Arriva poi, con grande sorpresa di tutti, anche la professoressa Cooman. Silente la invita a sedersi con loro, ma lei esita, perché sarebbero in tredici:

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«Non oso, professore! Se mi siedo con voi, saremo in tredici! La peggiore delle sfortune! Non dimenticate che quando tredici persone pranzano insieme, la prima ad alzarsi sarà la prima a morire!»

«Correremo questo rischio, Sibilla» disse la professoressa McGranitt impaziente. «Siediti, il tacchino si raffredda».

La professoressa Cooman esitò, poi prese posto sulla sedia vuota, gli occhi chiusi, la bocca serrata, come in attesa che un fulmine colpisse la tavola. La professoressa McGranitt affondò un grosso cucchiaio nella zuppiera più vicina.

«Della trippa, Sibilla?»

Sarebbe stato davvero bello vedere questo Natale anche nel film, ci sarebbe stato da ridere! Infatti, Harry e Ron sono i primi ad alzarsi da tavola, e la reazione della Cooman è divertente, ma non quanto quella della McGranitt:

Pieni da scoppiare di cibo squisito, indossando ancora i cappelli spuntati dai cracker, Harry e Ron furono i primi ad alzarsi da tavola, e l’insegnante cacciò uno strillo.

«Miei cari! Chi di voi si è alzato per primo? Chi?»

«Non lo so» disse Ron, guardando incerto verso Harry.

«Dubito che faccia molta differenza» disse gelida la professoressa McGranitt, «a meno che un pazzo armato di ascia non sia appostato dietro la porta pronto a fare a pezzi il primo che attraversa l’ingresso».

Anche Ron rise. La professoressa Cooman parve molto offesa.

Il Natale non si conclude bene per Harry, perché, su suggerimento di Hermione, la McGranitt decide di sequestrare temporaneamente la Firebolt: entrambe sospettano che a mandarla possa essere stato Sirius Black con l’intenzione di ferire o uccidere Harry.

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Un Natale diverso, quindi, questo del terzo anno. Be’, ma in fondo si può mai stare tranquilli a Hogwarts? No! 😉

Cosa ne pensate? Vi aspetto nei commenti!

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