Trama:
L’ormai famosa agenzia Strike ed Ellacott ha risolto molti casi inestricabili. Quello che rimane non risolto è il rapporto tra i due soci, segnato da un’amicizia profonda e inquieta, tra slanci imprevedibili e sotterranee gelosie. Quando l’anziano Sir Colin Edensor chiede il loro aiuto per tirar fuori il figlio Will da una setta che lo ha plagiato, i due accettano senza esitare. In nome della lotta per un mondo migliore, la Universal Humanitarian Church allontana i suoi membri dai loro affetti e li induce a elargire enormi donazioni, diventando sempre più potente. Peccato che dietro a un leader dal carisma innegabile ci sia un passato sordido e ben più di una morte sospetta. Entrare sotto copertura nella sede principale, una fattoria sperduta nel cuore del Norfolk, sembra l’unica soluzione, e Robin è pronta a farlo. Ma intelligenza e preparazione potrebbero non bastarle: addentrarsi nel lato oscuro dell’UHC si rivelerà molto rischioso, tra vendette soprannaturali, ricatti ed ex adepti terrorizzati. Uniti come non mai, Robin e Strike dovranno mettere in campo non solo le loro capacità professionali, ma anche le risorse più personali e i ricordi più intimi, in una delle sfide più difficili e coinvolgenti in assoluto.
Anno di pubblicazione: 2023 (2024 in Italia)
Titolo originale: The Running Grave
Genere: Thriller
Casa editrice: Salani
Serie: Cormoran Strike #7
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Recensione:
ATTENZIONE: SPOILER per chi non ha letto i volumi precedenti (qui le recensioni)
Sepolcro in agguato è un libro di più di 1100 pagine, eppure quando si arriva alla fine la sensazione è che sia durato davvero troppo poco!
Si tratta del settimo libro della serie dedicata alle indagini di Cormoran Strike, detective privato, che insieme alla sua socia Robin Ellacott indaga sui crimini più efferati di Londra e dintorni, dedicandosi ai casi più complicati.
La particolarità di questo settimo libro, però, è proprio la trama: Strike e Robin questa volta non hanno a che fare con un serial killer, con un caso di omicidio o con uno stalker, bensì con una setta, la Universal Humanitarian Church (UHC), che vanta numerosi adepti e aspiranti membri. La genialità dell’autore, dietro al quale si nasconde la penna di J.K. Rowling, è proprio quella di saper variare e stupire sempre il lettore, soprattutto se si tratta del settimo libro di una serie.
Anzi, è proprio il caso di dirlo: questa serie migliora sempre di più!
Ritroviamo Strike e Robin (ormai tra i miei personaggi preferiti di sempre) uniti come mai lo sono stati prima, con un’intesa che cresce di giorno in giorno: anche se loro non se ne rendono conto, non sempre riescono a nascondere i reciproci sentimenti. Quando Sir Colin Edensor si rivolge ai due investigatori perché lo aiutino a tirare fuori suo figlio Will dall’UHC, Strike e Robin si rendono conto che in un caso come questo la soluzione migliore per indagare su cosa accada realmente all’interno di questa setta è infiltrarsi. Robin si offre subito volontaria, sapendo di avere le capacità giuste per poter affrontare questo incarico, ma nulla potrà prepararla davvero a ciò che si ritroverà ad affrontare una volta entrata a Chapman Farm, la sede principale dell’UHC.
Una fattoria nel Norfolk, in mezzo al nulla. Divieto di dispositivi elettronici. Rifiuto della medicina moderna. Nessun legame stretto tra gli adepti, se non le “fusioni spirituali” (che di spirituale hanno ben poco), scoraggiati i contatti con il mondo esterno, soprattutto quelli con la propria famiglia di origine. I membri vivono coltivando la terra, realizzando opere in paglia, chiedendo l’elemosina, in assoluta povertà.
O almeno, questo è quello che l’UHC propaganda e vuole far credere.
La verità, infatti, si nasconde dietro a coercizione, violenza fisica e psicologica, ricatti, abusi, indottrinamento: riuscirà Robin a indagare e a resistere?
La storia è davvero appassionante e porta il lettore a leggere pagina dopo pagina, una dietro l’altra, fino alla fine.
Molti sono i misteri che ruotano intorno a questa setta, che riguardano persone di tutto il mondo ed eventi che riportano molto indietro nel tempo, fino al 1980. L’abilità dell’autore sta proprio nel creare questi intrecci complessi, ricchi di dettagli e personaggi, nei quali perdersi è facile ma incuriosirsi è altrettanto semplice: la Rowling, si sa, è una maestra nella descrizione dei più piccoli, apparentemente insignificanti dettagli che poi si rivelano fondamentali, ed è esattamente uno dei motivi per cui amo i libri della serie di Strike. Seguire le indagini di Strike all’esterno e parallelamente quelle di Robin all’interno della setta è intrigante, perché si segue la storia da due punti di vista: quello scettico, più pragmatico e sprezzante di Strike, e quello invece più cauto e involontariamente partecipe e plagiato di Robin.
Se dovessi descrivervi questo libro con poche parole, vi direi: manipolazione, inquietudine, indottrinamento, ANGOSCIA.
Decisamente angoscia pura, soprattutto in alcuni momenti del libro: ho davvero temuto per Robin, che posso senza dubbio definire il mio personaggio preferito della serie. Una donna fiera, forte, intelligente, sensibile e indipendente al punto da dare tutta se stessa al lavoro che tanto ama svolgere: ma qui, in alcuni punti, ho avuto davvero paura per lei, così come Strike, che probabilmente non ha davvero capito la pericolosità della situazione in cui si è trovata la sua socia. E che cosa dire, appunto, di Strike? Che forse, finalmente, DOPO SETTE LIBRI, qualcosa sta iniziando a capire qualcosa.
QUALCOSA.
FORSE.
Vedremo nel prossimo libro, che ovviamente non vedo l’ora di leggere!
Consiglio Sepolcro in agguato (link aff) e la serie completa se amate Londra, se amate i thriller / gialli, se amate le serie e non vi spaventano i libri-mattoni!
Sul sito Strikefans potete trovare qualsiasi novità relativa alla serie (come il titolo inglese del prossimo libro), e non solo: ci sono anche tutte le locations di Londra e dintorni e degli itinerari basati sui libri! Impazzisco per queste cose! ♥