Oggi parliamo di un film recentissimo, uscito da poco (1° settembre 2016) nelle sale cinematografiche italiane: Io prima di te, il film tratto dall’omonimo romanzo di Jojo Moyes (qui la mia recensione).
ATTENZIONE: l’articolo contiene SPOILER!!!
Prima di parlarvi del film, come sempre vi lascio il trailer:
Sono stata al cinema proprio ieri sera, e posso dirvi sinceramente quanto io abbia amato questo film, dalla prima all’ultima scena. Sono uscita dalla sala ovviamente tra le lacrime, disperata e distrutta, ma per quanto questo film e la storia che racconta possa essere devastante, le emozioni che si provano sono le più svariate: si piange disperatamente, ve lo giuro, e non mi sono ancora ripresa, ma nel film si hanno anche molte occasioni per ridere, sorridere, e riflettere, soprattutto. La storia di Will e Lou non è assolutamente convenzionale e racconta qualcosa di unico e speciale: un amore che va oltre qualsiasi cosa, un amore puro e sincero, molto dolce ma anche difficile e tormentato. Infatti, sappiamo tutti come va a finire: preparate i fazzoletti, ve ne serviranno molti! Le scene finali sono tra le cose più strazianti che abbia mai visto, soprattutto Lou che apre il suo cuore a Will, Will che però rimane fermo sulla sua decisione, gli ultimi momenti di Lou e Will nella clinica in Svizzera, la lettera finale di Will.
Sono molte le scene che ho amato del film, anche se forse quella che più mi sta a cuore è il concerto di musica classica: si percepisce chiaramente che Will e Lou cambiano la vita l’uno dell’altra, tutti e due hanno molto da imparare dall’altro. Il ritorno e la richiesta di Will di restare in macchina ancora per qualche minuto, per potersi sentire ancora per un po’ un uomo che è stato ad un concerto con una ragazza vestita di rosso, mi ha commosso molto, mi ha spezzato il cuore. Il suo dolore è tangibile in questa scena così come in molte altre, e la dolcezza di Lou è infinita.
Per quanto riguarda il libro, devo dire ho trovato il film molto fedele: alcune battute erano esattamente le stesse, e questo mi è piaciuto molto, perché per un lettore è sempre importante che la storia non venga completamente stravolta. È anche vero, però, che ci sono delle mancanze nel film, come la sorella di Will, Georgina, nel film non esiste, o il fatto che Steven, il padre di Will, abbia in realtà una relazione con un’altra donna, per la quale ha intenzione di lasciare la moglie Camilla, o ancora il trasferimento di Lou dai Traynor dopo la sua rottura con Patrick.
Ma se queste sono mancanze che comunque possono essere trascurate, ce n’è una che secondo me è davvero importante, perché aiuta a comprendere meglio il personaggio di Lou: da ragazza, Lou è vittima di violenza da parte di un gruppo di ragazzi. Nel libro si tratta di una scena molto importante, che appunto aiuta il lettore a capire perché Lou si sia posta così tanti limiti in vita sua, perché si è sempre accontentata di quello che aveva quando magari poteva puntare più in alto. È anche un momento di profonda intimità tra lei e Will, a cui confida tutto: Will le è molto di sostegno e il loro rapporto cresce sempre di più. A mio parere, questa mancanza è fondamentale nel film, che resta comunque molto bello e valido. Un’altra mancanza decisiva, forse, è il «Ti amo» che Lou dice a Will in vacanza, l’ultima sera, quando poi lui conferma di voler morire, nonostante tutto, nonostante lei. Ma effettivamente la storia è già abbastanza straziante senza che Lou confessi quanto sia innamorata di Will, e nel film si percepisce comunque molto bene.
La scelta degli attori è stata secondo me eccezionale, il cast è davvero eccellente. Lou è interpretata da Emilia Clarke, ed è stata assolutamente perfetta, nulla da dire. I suoi modi di fare, le sue espressioni, il suo modo di parlare e di vestire rispecchia esattamente la Lou del libro come me l’ero immaginata! Davvero, credo che un’attrice migliore di lei non potevano sceglierla per questo ruolo.
Sam Claflin veste invece i panni di Will. Il suo era un ruolo sicuramente molto difficile e delicato, per cui si è impegnato e documentato molto. Come Emilia, ho trovato perfetto anche Sam: mi ha commosso molto, mi ha fatto provare le stesse emozioni che ho provato durante la lettura del libro, e non è scontato.
Steve Peacocke è stato un perfetto Nathan: un personaggio che nel libro mi piaceva molto, e la trasposizione al grande schermo è stata ugualmente piacevole. Patrick era antipatico nel libro ed è stato altrettanto antipatico anche nel film: Matthew Lewis l’ha reso un po’ più ironico, una nota in più che ho apprezzato. Anche il resto del cast mi è piaciuto molto, ognuno ha saputo interpretare al meglio il proprio personaggio: Janet McTeer (Camilla Traynor), Charles Dance (Steven Traynor), Jenna Coleman (Treena Clark), e tutti gli altri.
Infine, qualche parola sulla colonna sonora e i luoghi di questo film. Le canzoni scelte sono tutte bellissime, tutte, senza nessuna eccezione, anche se quando ho sentito Ed Sheeran le mie lacrime sono decisamente raddoppiate: Photograph e Thinking Out Loud sono tra le mie canzoni preferite! Per quanto riguarda i luoghi, invece, mi viene in mente una sola parola: meraviglia! Il castello di Pembroke (Galles) è assolutamente stupendo e voglio visitarlo, a tutti i costi!
Per concludere, voglio consigliare questo film a tutti: è una di quelle storie che vi lascia distrutti, devastati, ma che vi insegna molto, davvero molto. Come dice Will, “semplicemente, vivi”.
Voi avete visto il film? Cosa ne pensate?
Vi aspetto nei commenti! 🙂
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