Recensione – “Carve the Mark – I predestinati”, Veronica Roth

Carve the Mark – I Predestinati, Veronica Roth

Trama:

In una galassia percorsa da una forza vitale chiamata corrente, ogni uomo possiede un dono, un potere unico e particolare, in grado di influenzarne il futuro. Cyra è la sorella del brutale tiranno che regna sul popolo shotet. Il suo dono, che le conferisce potere provocandole allo stesso tempo dolore, viene utilizzato dal fratello per torturare i nemici. Ma Cyra non è soltanto un’arma nelle mani del tiranno. Lei è molto più di questo. Molto più di quanto lui possa immaginare. Akos è il figlio di un contadino e di una sacerdotessa-oracolo del pacifico popolo di Thuvhe. Ha un animo generoso e nutre una lealtà assoluta nei confronti della famiglia. Da quando i soldati shotet hanno rapito lui e il fratello, l’unico suo pensiero è di liberarlo e portarlo in salvo, costi quel che costi. Nel momento in cui Akos, grazie al suo dono, entra nel mondo di Cyra, le differenze tra le diverse origini dei due ragazzi si mostrano in tutta la loro evidenza, costringendoli a una scelta drammatica e definitiva: aiutarsi a vicenda a sopravvivere o distruggersi l’un altro.

Anno di pubblicazione: 2017

Genere: Fantascienza

Casa editrice: Mondadori

Serie: Carve the Mark #1

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Recensione:

La trilogia di Divergent è una delle mie preferite in assoluto, o meglio: una delle storie più belle che abbia mai letto (qui trovate le mie recensioni dei libri). Ho quindi aspettato un po’ prima di comprare Carve the Mark – I Predestinati, perché le mie aspettative erano troppo alte e pensavo che la Roth non avrebbe mai potuto creare qualcos’altro che fosse altrettanto bello o all’altezza di Divergent. E la mia conclusione è stata che avevo ragione, ma se non l’avessi comprato mi sarei persa una storia molto interessante e sicuramente coinvolgente, come solo la Roth sa fare.

Carve the Mark – I Predestinati è il primo libro di una duologia: l’uscita del seguito è prevista per il 2018. Si tratta di una storia fantascientifica, ambientata in un mondo complesso con dinamiche altrettanto complicate, ma i temi sono ordinari e tipici della nostra società, oltre che attuali. L’inizio del libro risulta probabilmente un po’ lento proprio perché l’autrice deve introdurre questo nuovo mondo da lei reato, un mondo che non è immediatamente del tutto chiaro per il lettore. La storia è ambientata in una galassia, in cui ci sono nove pianeti-nazione, a capo dei quali c’è l’Assemblea. Le vicende si svolgono in particolare sul pianeta di Thuve, dove da sempre i thuvesiti sono in guerra con gli Shotet, un popolo non riconosciuto dall’Assemblea e che mira a conquistare Thuve per governarla a discapito dei suoi legittimi abitanti. In questa galassia tutto è dominato dalla corrente, e tutti gli abitanti hanno un donocorrente, cioè una particolare abilità che permette loro di essere unici rispetto ad altri. Inoltre, ogni persona ha un suo fato, cioè un destino inevitabile.

I protagonisti sono personaggi molto forti e degni del loro ruolo. Cyra Noavek è la sorella di Ryzek, il brutale e spietato tiranno di Shotet che vuole a tutti i costi conquistare Thuve. Cyra, a causa del suo dono, è caratterizzata dal dolore perenne, che può infliggere anche alle altre persone: è lei l’arma di Ryzek, temuta da tutti e considerata un mostro. Akos, invece, è un thuvesita: all’inizio della storia ci appare molto fragile, ma è costretto a crescere in fretta quando Ryzek rapisce lui e suo fratello Eijeh, portandoli a Voa, la capitale degli Shotet. Cyra e Akos sono nemici e non potrebbero essere più diversi, diversità confermata anche dai loro doni; la loro vicinanza, però, porterà a qualcosa di nuovo per entrambi, oltre che a conoscersi profondamente. La storia procede dunque in un ritmo scandito da continui colpi di scena, con un finale inaspettato e che lascia il lettore con diversi quesiti irrisolti che sicuramente troveranno risposta nel seguito della storia. Sia Cyra che Akos mi sono piaciuti molto, entrambi disposti a tutto pur di salvarsi e salvare le persone che amano, come dimostrano più volte nel corso del libro. Il loro incontro non è immediato ma obbligato, e la fiducia è sempre in bilico e pronta a spezzarsi. Arrivano da esperienze di vita completamente diverse, che li hanno resi ciò che sono ora: lei indifferente, dedita al dolore, in cerca solo di pace, lui agguerrito, vendicativo e in cerca di riscatto.

Tra i temi spiccano la tirannia, l’importanza delle tradizioni e della lingua di un popolo, il coraggio, la responsabilità, la morte, il dolore, l’amore, la famiglia e la lotta per la sopravvivenza. Come dice Cyra, “non c’è posto per l’onore nella lotta per la sopravvivenza” e questo è un argomento che ricorre spesso. Inoltre è sempre interessante scoprire un mondo nuovo, le sue tradizioni e convinzioni: sia Cyra che Akos sono profondamente legati al loro popolo, il che porta inizialmente ad uno scontro tra i due.

Non vedo quindi l’ora di leggere il seguito di questa storia e nel frattempo consiglio Carve the Mark – I Predestinati agli amanti del genere, ma anche a chi cerca una storia originale, diversa dalle solite e che non riuscirete più a smettere di leggere!

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