Recensione – “Il sognatore”, Laini Taylor

Il sognatore, Laini Taylor

Trama:

È il sogno a scegliere il sognatore, e non il contrario: Lazlo Strange ne è sicuro, ma è anche assolutamente certo che il suo sogno sia destinato a non avverarsi mai. Orfano, allevato da monaci austeri che hanno cercato in tutti i modi di estirpare dalla sua mente il germe della fantasia, il piccolo Lazlo sembra destinato a un’esistenza anonima. Eppure il bambino rimane affascinato dai racconti confusi di un monaco anziano, racconti che parlano della città perduta di Pianto, caduta nell’oblio da duecento anni: ma quale evento inimmaginabile e terribile ha cancellato questo luogo mitico dalla memoria del mondo? I segreti della città leggendaria si trasformano per Lazlo in un’ossessione. Una volta diventato bibliotecario, il ragazzo alimenterà la sua sete di conoscenza con le storie contenute nei libri dimenticati della Grande Biblioteca, pur sapendo che il suo sogno più grande, ossia vedere la misteriosa Pianto con i propri occhi, rimarrà irrealizzato. Ma quando un eroe straniero, chiamato il Massacratore degli Dei, e la sua delegazione di guerrieri si presentano alla biblioteca, per Strange il Sognatore si delinea l’opportunità di vivere un’avventura dalle premesse straordinarie.

Anno di pubblicazione: 2017 (2018 in Italia)

Genere: Fantasy

Casa editrice: Fazi Editore (LainYa)

Serie: Strange the Dreamer #1

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Recensione:

Parlare di questo libro non è assolutamente semplice, per due motivi. Primo, perché la storia che racconta è complicata e unica, originale e magica, completa e primordiale: una storia che non si dimentica facilmente. Secondo, come avrete già capito, perché mi è piaciuto tantissimo, ed è sicuramente una delle migliori letture di quest’anno. Trovare un fantasy non banale non è mai facile, ma per me, che non avevo mai letto nulla di Laini Taylor, Il sognatore è stata davvero una piacevole sorpresa.

La storia si divide in parti e, procedendo, vengono aggiunti diversi personaggi, ognuno a modo suo importante per le vicende che si susseguono. Lazlo è il protagonista di questa storia: un umile orfano che, allevato dai monaci, scopre le antiche storie della città perduta di Pianto e se ne innamora follemente, tanto da farne il suo sogno. Lazlo Strange detto il Sognatore: perché per Lazlo, infatti, Pianto diventa una vera e propria ossessione. Perché nessuno parla più di quella che un tempo era stata una città invidiabile in tutto il mondo? Cosa può essere successo, di tanto terribile, da cancellarne il ricordo per sempre? Lazlo passa i primi vent’anni della sua vita a leggere libri, divorare racconti dimenticati sulla città leggendaria che da sempre sogna di poter raggiungere, per poterne scoprire i misteri. Così, quando il misterioso Eril-Fane, detto il Massacratore degli Dei, arriva alla biblioteca ad interrompere la monotonia quotidiana, Lazlo capisce che il suo momento è arrivato: Eril-Fane, infatti, arriva proprio dalla città perduta e sta cercando menti geniali ed acute che possano aiutarlo a ricostruire Pianto, così Lazlo decide di farsi avanti e partire con lui, portando con sé tutti i suoi sogni.

La storia è scritta in un modo assolutamente unico: lo stile di Laini Taylor, che non conoscevo, è molto sofisticato, ricco, ridondante ma allo stesso non pesante, rigoglioso, evocativo di altri tempi, altri mondi, altre città. La lettura risulta quasi onirica, come suggerisce il titolo stesso: aprire le pagine di questo libro vuol dire entrare in un mondo magico, fatto di sogni, di speranze, di impossibilità che diventano possibilità, perché nei sogni, nulla è davvero impossibile.

Le ambientazioni sono bellissime, da favola, che in alcuni casi hanno un fascino mitologico tutto particolare. Soprattutto le ambientazioni dei sogni sono assolutamente fantastiche, sembra quasi di catapultarsi nei sogni insieme a Lazlo e vivere in un’atmosfera sospesa tra immaginazione e realtà.

I personaggi vengono ben definiti, nonostante nascondano dei segreti. Ho adorato follemente Lazlo, nel quale mi sono ritrovata spesso, in quanto avida lettrice e sognatrice senza speranza. La sua determinazione nel seguire il proprio sogno è letteralmente esemplare, e il suo modo di affrontare ciò che si trova davanti è stato sempre coerente con la sua umile e dolce personalità. Degli altri personaggi, ho amato Sarai, una ragazza che vive quasi intrappolata nella sua stessa vita, che sogna di poter volare ed essere libera dai difficili ordini che le vengono imposti. Sarai ama la sua famiglia, ma si sente divisa e confusa, perché forse ciò che le hanno sempre raccontato non è l’unica verità che si può prendere in considerazione.

La storia, infine, contiene dei tratti inquietanti e oscuri, personalità malvagie e meschine; la guerra tra bene e male, qui, non è ben definita, perché non è sempre facile capire da che parte stia la ragione o il torto. C’è un confine sottile tra amore e odio, tra bene e male, tra vittima e carnefice, tra sogno e realtà.

Consiglio la lettura de Il sognatore a chi ama il fantasy, ai sognatori, agli amanti delle rivisitazioni della mitologia. Non resterete delusi!

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