Recensione – “L’ultimo caffè della sera”, Diego Galdino

L’ultimo caffè della sera, Diego Galdino

ATTENZIONE: SPOILER SE NON AVETE ANCORA LETTO IL PRIMO CAFFÈ DEL MATTINO!

Trama:

Il primo caffè del mattino si conclude con una domanda a cui nessuno risponde. Una dichiarazione d’amore bellissima, che purtroppo non è bastata al povero Massimo, proprietario di un piccolo bar nel cuore di Trastevere, per convincere la ragazza francese di cui si è innamorato a restare a Roma con lui. Sono passati due anni da allora e nella vita di Massimo sono cambiate molte cose, così come nel bar Tiberi, dove però, tra addii e nuovi arrivi, l’atmosfera è rimasta quella di sempre, allegra e impertinente. Poi, un giorno, come in un déjà vu, al bar piomba un’incantevole ragazza dai grandi occhi blu. Si chiama Mina, viene da Verona e lavora in un noto negozio del centro. Tutto questo, però, Massimo ancora non lo sa, sa solo che la giovane è alla ricerca del famoso bar dove si prepara il caffè alla Nutella più buono del mondo. E a lui non resta che arrossire e annuire. Sarà il primo di tanti caffè. E, tra una romantica passeggiata romana e l’altra, l’amicizia tra i due si trasformerà presto in qualcosa di più. Ma, proprio quando le cose iniziano a funzionare, il passato torna a bussare, prepotente, alla porta. Per Massimo si prevedono giorni difficili. E dovrà fare una scelta. Una scelta di cuore, perché lui ne ha soltanto uno da donare.

Anno di pubblicazione: 2018

Genere: Romanzo

Casa editrice: Sperling & Kupfer

Serie: Il primo caffè del mattino #2

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Recensione:

Dopo aver letto Il primo caffè del mattino (qui la mia recensione) inizialmente ero un po’ titubante riguardo questo secondo libro, nonostante non vedessi comunque l’ora di leggerlo, anche per curiosità. E alla fine sono stata contenta che il libro abbia avuto un seguito: L’ultimo caffè della sera è la degna conclusione di questa bellissima storia!

Ritroviamo Massimo e il bar Tiberi due anni dopo le vicende narrate ne Il primo caffè del mattino, e sono cambiate molte cose: alcuni clienti storici del bar si sono trasferiti, ma altri nuovi, e altrettanto simpatici, ne sono arrivati; Carlotta è tornata a Roma; Dario ha assunto Marcello, un altro barista; e per finire, la storia tra Massimo e Geneviève non è andata esattamente come i due speravano. Geneviève, infatti, nonostante l’amore per Massimo, non ha saputo rinunciare a Parigi ed è lì che è tornata. Da allora, Massimo, grazie anche agli amici del bar, a Carlotta e Dario, convive con il suo cuore a pezzi. Poi, un giorno, nel bar entra Mina: di nome e di fatto, una mina vagante che colpisce Massimo con la sua allegria e la sua travolgente spontaneità, la sua dolcezza e la sua sincerità. Massimo e Mina vivono giorno per giorno questo nascente amore, che sembra procedere a gonfie vele. O almeno, è quello che Massimo si racconta. Perché, cosa succederebbe se, un bel giorno, il passato tornasse a chiedere il conto? Cosa succederebbe se dalla porta del bar, improvvisamente, entrasse proprio colei che gli ha spezzato il cuore, la bella francese dagli occhi verdi e le lentiggini?

Ritrovare Massimo è stato ancora più bello, perché qui è contemporaneamente la stessa persona di prima ma anche una persona diversa, reduce da una storia d’amore in cui aveva donato tutto se stesso e che poi è finita male. Più consapevole e forte, ma anche fragile e chiuso in se stesso in altri: a volte viene voglia di prenderlo per le spalle e scuoterlo, ma i suoi errori lo rendono ancora più umano e simile a tutti noi. Mina è una ragazza davvero molto semplice e di sani valori, dolce e romantica e sicuramente molto innamorata: un personaggio che mi è piaciuto tantissimo! In questo libro, inoltre, vediamo il rapporto tra Massimo e Carlotta più da vicino e sono davvero bellissimi: ci sono sempre l’uno per l’altra e si proteggono a vicenda. Anche Marcello è un nuovo personaggio che mi è piaciuto molto, così come i nuovi clienti del bar.

Infine, il finale della storia è coerente con tutto ciò che viene raccontato prima e l’ho trovato perfetto così.

L’ultimo caffè della sera racconta la storia di un ragazzo con il cuore a pezzi e della sua rinascita; di nuovi amori ma anche di seconde possibilità; di bugie e mezze verità; di gioie e dolori. Sullo sfondo, sempre Roma e la sua magia. A tal proposito, ho apprezzato la storia del Pantheon: scoprire perché non piove al suo interno si avvicina davvero a qualcosa di magico e unico! Consiglio la lettura a chi non basta il primo caffè del mattino, ma desidera anche l’ultimo caffè della sera.

 

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