Recensione – “The Elite”, Kiera Cass

The Elite, Kiera Cass

ATTENZIONE: potrebbe contenere spoiler per chi non ha letto il primo volume, di cui trovate la recensione qui.

Trama:

Dopo le prime, durissime prove della Selezione, a Palazzo sono rimaste soltanto sei aspiranti: l’Elite. America Singer è la favorita, eppure non è felice. Il suo cuore, infatti, è diviso tra l’amore per il suo bellissimo principe Maxon e quello per il suo amico di sempre, Aspen, semplice guardia a Palazzo. America ha un disperato bisogno di tempo per riflettere. Ma mentre lei è tormentata dai dubbi, il resto dell’Elite sa esattamente ciò che vuole e America rischia di vedersi scivolare via dalle dita la possibilità di scegliere… Perché nel frattempo la Selezione continua, più feroce e spietata che mai.

Anno di pubblicazione: 2013 (2015 in Italia)

Genere: Distopico

Casa editrice: Sperling & Kupfer (Pickwick)

Serie: The Selection #2

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Recensione:

The Elite riprende da dove la storia si era interrotta nel libro precedente: America si ritrova divisa tra Aspen, ormai guardia del Palazzo, e il principe Maxon. Era convinta che il principe non le sarebbe mai interessato, eppure è stata costretta a ricredersi e a rivedere i suoi progetti per il futuro, in cui pensava ci fosse spazio solo per Aspen e la loro vita semplice ma felice, insieme.

In questo secondo libro della storia, gli avvenimenti che si succedono sono tantissimi e davvero importanti. La narrazione stessa risulta più dinamica, parallelamente alla gara della Selezione, che diventa sempre più spietata. Le ragazze sono infatti rimaste in sei, e nonostante tra loro si sia creato un certo rapporto, nessuna è davvero disposta a rinunciare al principe o, in alcuni casi, alla corona e al potere. Le prove a cui verranno sottoposte saranno più dure e difficili, perché dovranno dimostrare al regno intero di essere all’altezza della carica che potrebbero ricoprire: principessa, e poi regina di Illéa.

Inoltre qui l’aspetto distopico della storia emerge in maniera più decisa: i ribelli acquistano terreno e diventano davvero pericolosi e letali per la famiglia reale e tutti coloro che vivono a Palazzo. Non solo: si scoprono nuovi elementi che fanno capire che Illéa non è esattamente un’isola felice e, soprattutto, libera. Nessuno è davvero al sicuro e chi si oppone o tradisce la fiducia della famiglia reale ne subisce le conseguenze, che possono essere decisamente pesanti.

America si conferma una protagonista dal carattere irruento, ma il fatto che il suo cuore sia diviso a metà tra Aspen e Maxon la rende molto più insicura, impulsiva e incurante delle regole e delle conseguenze. Ciò che non viene mai meno è la sua bontà, il suo altruismo, la sua voglia di fare del bene. Il personaggio di Maxon, invece, viene davvero approfondito e definito: in questo secondo libro le scoperte che riguardano lui sono molte e non sembra più così trasparente nel rapporto con America come lo era stato nelle prime settimane della Selezione. Anche nel suo caso, però, non viene mai meno il suo innato istinto di protezione e soprattutto la voglia di farsi valere e riscattarsi. Conosciamo poi meglio Aspen nel suo nuovo ruolo di soldato, un ruolo che gli conferisce stabilità e sicurezza, senza mai dimenticare le sue origini, di cui va comunque fiero. Si crea quindi un vero e proprio triangolo, nel quale però nulla è certo e tutto viene continuamente ridefinito e ridisegnato. Personalmente, se nel primo libro ero insicura, con la lettura del secondo la mia preferenza si è assestata su Maxon, ed è per lui che tifo.

Per quanto riguarda gli altri personaggi, ho adorato la sorellina di America, May, con la sua vivacità; la regina Amberly, regale, elegante ma sempre umile; Marlee, che riserva sorprese davvero inaspettate ma che ho apprezzato.

Infine, l’amore per la vita di Palazzo, i ricevimenti e i bellissimi vestiti cresce ulteriormente, soprattutto perché le ragazze sono sempre più competitive e tutte cercano in qualche modo, chi in maniera più elegante, chi meno, di emergere e spiccare sulle altre per ottenere ciò che vogliono.

Il finale è sorprendente, non me lo aspettavo: verso la fine del libro il ritmo con cui tutti gli avvenimenti si succedono diventa ancora più serrato e interrompere la lettura risulta davvero complicato (infatti non l’ho fatto 😀 )

Come nel caso di The Selection, consiglio The Elite e l’intera serie a chi cerca un distopico particolare, non violento ma quasi fiabesco, in cui le ragazze gareggiano per poter sposare il principe e diventare future regine.

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