Recensione – “Un cuore nero inchiostro”, Robert Galbraith (J.K. Rowling)

Un cuore nero inchiostro, Robert Galbraith (J.K. Rowling)

Trama:

L’agenzia di Cormoran Strike e Robin Ellacott – detective privati, soci in affari e autoproclamatisi ‘migliori amici’ – non è certo a corto di clienti. Così, quando una giovane donna dall’aria stravolta si presenta in ufficio, la segretaria la rispedirebbe volentieri indietro, ma l’intuito di Robin le dice di ascoltarla. Mentre stringe la sua costosissima borsa macchiata di inchiostro, Edie Ledwell si presenta come la coautrice di una serie animata di culto che sta per sbarcare su Netflix e implora Robin di aiutarla a scoprire l’identità di una misteriosa figura che la perseguita online. Robin le consiglia di rivolgersi ad altre agenzie specializzate in reati informatici, ma rimane turbata da quell’incontro. E ancora di più la sconvolgerà leggere dell’assassinio di Edie Ledwell poco tempo dopo. Una nuova indagine sta per avvolgere Strike e Robin in una rete invisibile, pericolosa e oscura, in cui le identità si moltiplicano e si nascondono, la verità è più sfuggente che mai e il successo diventa un gioco crudele col destino. Un ingranaggio perfetto, una narrazione trascinante, un altro capitolo irrinunciabile della storia di Robin e Strike.

Anno di pubblicazione: 2022

Genere: Thriller

Casa editrice: Salani

Serie: Cormoran Strike #6

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Recensione:

ATTENZIONE: SPOILER per chi non ha letto i precedenti volumi (qui le recensioni)

Chi è Anomia?

Questa domanda mi ha perseguitato durante la lunga lettura di questo romanzo, il sesto della fortunata serie dedicata al detective privato Cormoran Strike, dalla penna di Robert Galbraith (pseudonimo dell’autrice J.K. Rowling).

Il romanzo riprende da dove si era concluso quello precedente: l’agenzia di Strike e Robin non potrebbe andare meglio, i due detective sono molto richiesti e insieme ai loro collaboratori sono impegnati a seguire diversi casi. Proprio per questo motivo quando in ufficio si presenta Edie Ledwell per chiedere aiuto, Robin è costretta a rifiutare e a indirizzare la ragazza ad altre agenzie. Edie è la coautrice, insieme a Josh Blay, di una serie animata che ha riscosso un grande successo, dal titolo Un cuore nero inchiostro. Edie chiede a Robin di aiutarla a scoprire chi si nasconde dietro Anomia, colui/colei che ha creato un videogioco ispirato alla serie. Da un po’ di tempo, infatti, Anomia non fa che attaccarla pesantemente sui social e nelle chat del videogioco, influenzando anche molti fan della serie; la ragazza si sente perseguitata ed è stanca della situazione. Quando, qualche settimana dopo questo incontro, si scopre che Edie è stata assassinata, Robin è molto colpita dall’accaduto: lei e Strike iniziano ad indagare per scoprire chi ci sia realmente dietro Anomia, che sembra essere la chiave di risoluzione del caso.

Ritrovare Strike e Robin è sempre piacevole. Il loro rapporto ora non è più strettamente professionale, ma aprirsi l’uno all’altro è sempre complicato, si capisce fin dalle prime pagine di questo romanzo. Per ragioni diverse, per quanto simili, i due sembrano a tratti molto complici e a tratti molto distanti. In questo libro ho apprezzato principalmente Robin, ora finalmente una donna libera e indipendente: ciò le permette di dedicarsi al lavoro come non mai, con risultati sempre più brillanti ed efficaci nelle indagini.

Nonostante l’inizio un po’ lento del libro, la storia prosegue poi in modo più scorrevole, coinvolgendo il lettore stesso nelle indagini. Mi è piaciuto molto il fatto che le indagini, come sempre nei libri di questa serie, siano condotte in uno stile classico, ricercando alibi e moventi, ma l’argomento è totalmente moderno, in quanto coinvolge Twitter, videogiochi, fan nerd che si nascondono dietro ad uno schermo utilizzando nomi di fantasia. Anzi, questo rende le indagini ancor più complicate: come scovare chi si cela dietro un account sui social o in un videogioco in cui è vietato rivelare la propria vera identità?

Lo stile dell’autore è molto descrittivo e dettagliato, ma non risulta mai pesante o ridondante (ripeto sempre che solo la Rowling è in grado di non farmi odiare a morte le descrizioni lunghe, ma anzi apprezzarle), e anzi i dettagli sono fondamentali in una storia come questa. Robin e Strike si ritroveranno coinvolti nelle indagini più di quanto loro stessi si aspettino, con risvolti davvero inaspettati e situazioni pericolose, ma ciò non li renderà meno determinati ad arrivare fino in fondo. Nonostante avessi tenuto traccia dei vari personaggi (non sono pochi) e di alcuni dettagli che secondo me potevano essere importanti, posso dirvi che ovviamente non avevo capito nulla: personalmente, il finale non è facilmente intuibile e sorprende il lettore. Verso la fine si percepisce un senso crescente di attesa, che porta il lettore a seguire gli ultimi capitoli con il fiato sospeso.

Molti sono i temi affrontati in questo libro e il più importante è sicuramente il cyberbullismo, con tutte le conseguenze del caso. Su Internet il bullismo si diffonde in modo molto più rapido e ampio, in quanto diventa anche più semplice influenzare l’opinione di moltissime altre persone che utilizzano Internet. I social possono essere una risorsa preziosa, ma allo stesso tempo anche un “luogo” pericolosissimo, e ciò viene ben descritto dalle vicende che si raccontano nel libro. Si parla molto anche di disabilità, disagio sociale, ideologie estremiste, sessismo, omofobia. A tal proposito, mi è dispiaciuto molto leggere recensioni negative a prescindere riguardo questo libro solo perché scritto dalla Rowling: l’autrice stessa è spesso bersaglio di critiche sui social riguardo alcune sue idee, ma trovo assurdo generalizzare e “odiare” una persona a priori, qualsiasi cosa faccia, che si possa essere d’accordo o no con il suo pensiero.

Se è vero che la storia si svolge principalmente online, è anche vero ricordare la vera ambientazione del libro: Londra. Ormai, questa storia ha luoghi simbolici che si sono accumulati nel corso della serie, come ad esempio Denmark Street o il Ritz, e anche in questo libro possiamo aggiungerne altri. Il più significativo è sicuramente il cimitero di Highgate, un luogo al tempo stesso affascinante e inquietante!

Un cuore nero inchiostro e, se non l’avete ancora letta, in generale tutta la serie dedicata a Cormoran Strike. Per gli appassionati, questo sesto libro della serie non vi deluderà!

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