Recensione – “E non vissero per sempre felici e contenti”, Stephanie Garber

E non vissero per sempre felici e contenti, Stephanie Garber

ATTENZIONE: POSSIBILI SPOILER se non avete letto il volume precedente!

Trama:

Dopo che il Principe di Cuori l’ha tradita, Evangeline ha giurato a se stessa che mai più si sarebbe fidata di lui. E ora che ha dalla sua la magia che non ha mai neppure immaginato di poter avere, Evangeline può risolvere le situazioni rimaste in sospeso, e magari, chissà, anche riscattare la possibilità del lieto fine che Jacks le aveva portato via. Purtroppo non può sottrarsi alla profezia che la condanna a essere la “chiave” in grado di aprire il leggendario Arco del Valory. Eva si intestardisce a fare tutto da sola, ma deve rassegnarsi: non può riuscire nell’impresa senza l’aiuto del Principe di Cuori. Con il trascorrere del tempo, è sempre più difficile per Eva e Jacks negare l’attrazione che li ha sempre, in fondo, legati. L’aiuto di cui Eva ha bisogno diventa sempre più disinteressato e quali che fossero gli obiettivi di Jacks in un primo momento, alla fine – e senza l’ausilio di alcuna magia – si sono ridotti a uno solo: inseguire la possibilità concreta di una felicità insieme a Evangeline. Il destino però, o meglio il Tempo, pare decidere diversamente. Insieme, dovranno combattere vecchi amici, nuovi nemici, e una magia che gioca con la testa e con il cuore. Evangeline si è sempre fidata del suo cuore, ma questa volta non sa se può farlo…

Anno di pubblicazione: 2022 (2023 in Italia)

Genere: Fantasy – Romance

Casa editrice: Rizzoli

Serie: C’era una volta un cuore spezzato #2

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Recensione:

Sto fissando il vuoto da due giorni, da quando ho finito il libro, senza sapere bene come parlarvene, cosa scrivere, come andare avanti con la mia vita senza pensare continuamente a quello che è successo in questo libro.

Perché è successo davvero DI TUTTO, DI PIÙ, E ANCHE L’IMPENSABILE.

Dopo C’era una volta un cuore spezzato, ritroviamo qui Evangeline decisamente arrabbiata con Jacks, determinata a non fidarsi più di lui (Eva, ma chi ci crede!): ogni volta che lei abbassa un po’ la guardia e prova a dargli fiducia, ecco che lui la delude. Jacks però non perde mai occasione di ricordarle che lui non è quello che lei si aspetta, ma un Fato che ha a cuore solo i suoi obiettivi. Per salvare suo marito il principe Apollo e poter ottenere così il lieto fine che tanto sogna, Evangeline dovrà cavarsela da sola e cercare una cura per spezzare la maledizione che lo ha fatto cadere in un sonno profondo, simile alla morte. Succede però qualcosa di inaspettato (perché ovviamente in E non vissero per sempre felici e contenti non si può stare mai tranquilli, neanche all’inizio!), una nuova maledizione che tormenta Apollo ed Evangeline e che costringerà quest’ultima non solo a fuggire dal Palazzo del Lupo, ma anche a rivolgersi nuovamente a colui di cui aveva giurato a se stessa di non fidarsi più.

Fidatevi se vi dico che questo libro è pieno di emozioni e non riuscirete a smettere di leggere. Non ci si annoia durante la lettura, anzi, l’ansia regna sovrana e in alcuni punti avevo l’impressione di non riuscire a leggere abbastanza velocemente per capire ciò che stava succedendo.

La storia è infatti sempre più coinvolgente e piena di misteri, che ruotano intorno alla Casata dei Valor e al misterioso Arco del Valory: cosa contiene al suo interno? Come mai c’è chi si oppone fermamente alla sua apertura e invece c’è chi farebbe qualsiasi cosa per riaprirlo? La narrazione rievoca spesso il passato, tra storie realmente accadute, leggende, fiabe e racconti popolari, di cui non è possibile conoscere con esattezza la fine, e libri che cambiano titolo e parole durante la lettura.

Di chi può realmente fidarsi Evangeline?

Evangeline è una protagonista a volte un po’ impulsiva (vabbé, forse dobbiamo togliere “a volte”) e confusa, ma agisce sempre spinta dai suoi sentimenti. La sua ricerca del lieto fine risulta a tratti quasi forzata, come se ci fossero delle categorie da rispettare con determinate caratteristiche imprescindibili: qui Eva dovrà affrontare una nuova verità, che non sarà per lei facile da accettare ma una scelta combattuta soprattutto con se stessa.

E poi c’è Jacks. Sì, ci sono altri personaggi interessanti in questo libro, come Caos e Lala che qui vengono più approfonditi, ma diciamoci la verità: Jacks ruba TUTTA la scena.

Cosa si può dire di Jacks? Eva, noi ti capiamo, dal profondo del cuore. Da sempre Jacks è il personaggio di cui non sai mai se poterti fidare o no, quello che antepone i suoi obiettivi e motivi personali a qualsiasi altra cosa. È sempre buono? Assolutamente no. Ci piace lo stesso? Sì, anche di più, perché a volte, senza neanche accorgersene, lascia intravedere qualcosa di sé che va oltre, che ci fa capire la sua vera natura. Il vero protagonista di E non vissero per sempre felici e contenti è lui: conosciamo di più il suo passato, i suoi sentimenti (vi dico solo due parole: La Conca!), la sua storia, ciò che realmente (forse) vuole. E non vedo l’ora di scoprire cosa ne sarà prossimamente!

Perdonatemi, probabilmente questa recensione risulterà un po’ confusa, ma è esattamente come mi sento io alla fine di questo libro, confusa e vuota, perché il finale mi ha completamente sconvolta: non mi sarei mai aspettata una fine così e credo ancora che non sia legale dover aspettare ancora a lungo per il seguito. Ho solo una certezza: se dopo Caraval avevo qualche dubbio di poter trovare un’altra storia così bella da trascinarmi via con sé e farmi sognare, mi sbagliavo di grosso, perché il Magico Nord mi ha letteralmente conquistata e credo questa storia di Jacks ed Evangeline (Apollo lo abbiamo completamente escluso, sorry not sorry) mi piaccia ancora di più di Caraval, se possibile.

Insomma, lo avete capito che se vi piace il fantasy con un po’ di romance dovete leggerlo?

 

 

 

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