Recensione – “La fortuna – Blackwater V”, Michael McDowell

La fortuna – Blackwater V, Michael McDowell

Trama:

1946. Come un organismo vivente, la famiglia Caskey si sviluppa e si trasforma. Alcuni affrontano la morte, altri accolgono la vita: tra riavvicinamenti inattesi, rancori sordi e separazioni inevitabili, le relazioni si evolvono. Ormai a capo della segheria e punto di riferimento del clan familiare, Miriam lavora instancabilmente per rendere i Caskey sempre più ricchi. Una scoperta sorprendente e miracolosa – eccetto che per una persona – distribuirà la ricchezza anche in città. Ma sarà sufficiente questa improvvisa fortuna, ora che la natura reclama il suo debito?

Anno di pubblicazione: 1983 (2023 in Italia)

Genere: Gothic Horror

Casa editrice: Neri Pozza

Serie: Blackwater #5

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Recensione:

ATTENZIONE – POSSIBILI SPOILER per chi non ha letto i VOLUMI PRECEDENTI!

Dopo la chiusura inaspettata e molto triste del quarto libro della serie Blackwater, La guerra (qui la recensione), la storia della famiglia Caskey riprende in La fortuna, penultimo libro della serie.

Devo dire subito che forse, tra i libri della serie, è quello che finora ho trovato più noioso: non che non ci siano eventi rilevanti (anzi!!), ma forse la storia è un po’ più statica perché prepara le basi all’ultimo libro, per il gran finale. Perché comunque, dopo La fortuna, la sensazione è proprio questa: il sesto libro, Pioggia, sarà in ogni caso un finale degno di nota.

Il quinto libro della serie si apre con la famiglia che affronta il grave lutto raccontato nelle ultime pagine di La guerra (un personaggio che anche io non ero decisamente pronta a salutare, anche se sapevo che sarebbe dovuto succedere, prima o poi). La fine del quarto libro, però, porta con sé anche la fine della Seconda Guerra Mondiale e l’inizio di una crescita economica destinata a crescere sempre di più: questa prosperità non può che riguardare anche i Caskey, che ormai vedono come punti di riferimento Miriam, a capo della gestione della segheria, e Billy Bronze, che invece gestisce l’ingente patrimonio di famiglia. I due, grazie ad una particolare soffiata che nemmeno si preoccupano di verificare, saranno i principali protagonisti della ricchezza dei Caskey, dopo aver scoperto una grande fortuna sepolta nelle terre di Gavin Pond Farm, la fattoria di Grace e Lucille.

Ciò che rende più noioso questo libro rispetto ai precedenti della serie è, secondo me, proprio questo aspetto economico, che viene spesso rimarcato: come dice il titolo stesso, la nuova fortuna della famiglia Caskey è ciò attorno a cui ruota questo libro, rendendolo più piatto, meno dinamico. Se non fosse per… *rullo di tamburi* … Frances!

Frances credo sia, a dispetto di sua madre Elinor, il personaggio più particolare di questa saga. Nonostante sia spesso prevedibile, riesce allo stesso tempo anche a stupirmi. I momenti più movimentati, inaspettati, dal carattere inquietante e horror di questo libro li dobbiamo sicuramente a lei, che sarà protagonista di eventi e soprattutto scelte imprevedibili e controverse.

Non voglio dilungarmi molto, perché sono proprio curiosa adesso di sapere come andrà a finire questa bella avventura che è stata la saga Blackwater: il finale di La fortuna non fa eccezione e lascia il lettore a bocca aperta, desideroso di continuare la storia. Come andrà a finire? Ho qualche idea… Vi farò sapere se le mie sensazioni si saranno rivelate giuste o no!

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