Recensione (nostalgica) – “Voglio scrivere una storia d’amore”, Louise Plummer

Voglio scrivere una storia d’amore, Louise Plummer

Trama:

Kate vuole provare a scrivere una storia d’amore, uno di quei romanzi che fanno sognare e piangere, in cui tutti i protagonisti sono perfetti. Ma quale può essere la fonte di ispirazione per un libro simile? Forse la cosa migliore è provare a raccontare la sua vita, anche se sembra banale e monotona, almeno fino al Natale dell’anno passato. Da quel momento, infatti, quella che sembrava la cronaca di un amore impossibile si trasforma in una storia piena di colpi di scena che faranno stupire la scrittrice-eroina che pensava di non piacere a nessuno.

Anno di pubblicazione: 1995 (1998 in Italia)

Titolo originale: The Unlikely Romance of Kate Bjorkman

Genere: Romance, Young Adult

Casa editrice: Mondadori

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Recensione:

Questa non sarà una vera e propria recensione: ho amato e riletto questo libro troppe volte per riuscire a fare una recensione obiettiva, dunque si tratta di una sorta di “recensione nostalgica“, uno spazio in cui vi parlerò di questo libro e del perché l’ho sempre amato e ho adorato rileggerlo.

Voglio scrivere una storia d’amore è un libro che ha ormai quasi trent’anni. Per chi, come me, è cresciuto tra gli anni Novanta e Duemila, i libri della collana “Le Ragazzine”, di cui faceva parte anche questo romanzo, erano (e sono tutt’ora) un’istituzione: si trattava di storie appunto per ragazzine, adolescenti, che avevano a che fare con quelli che a quell’età sembrano i problemi insormontabili della vita, come le prime cotte, i primi rifiuti, le prime storie d’amore, i tradimenti, le amicizie, i litigi all’interno della famiglia, ecc. Sono cresciuta con questi libri, insieme a quelli della collana “Battello a vapore” e a quelli del “Club delle babysitter”, oltre che ai libri di Harry Potter.

Care amiche e amici trentenni, lo so: vi sto sbloccando un sacco di ricordi! ♥

Sicuramente si tratta di libri da rileggere per ritrovare la magia di un tempo, di quando leggevamo queste storie. È ovvio che, agli occhi di un lettore moderno, molti elementi risultano assurdi o anacronistici, ma erano gli anni Novanta e io non accetto critiche su questo libro!

Comunque sia, Voglio scrivere una storia d’amore è sempre stato, tra i libri de “Le Ragazzine”, il mio preferito. Mi piaceva tanto la protagonista, Kate, e soprattutto il protagonista maschile, Richard: sì, decisamente Richard Bradshaw è stata una delle mie primissime cotte letterarie, e quanto è stato bello ritrovarlo in questa rilettura!

Un’altra cosa che amo di questo libro è l’ambientazione: siamo a St. Paul, nel Minnesota, tra Natale e Capodanno e… nevica! Potevo non amarlo?    E inoltre, lo rende assolutamente perfetto per questo periodo!

La storia, dunque, si svolge nell’arco di pochi giorni. Kate, diciassette anni, ama i romanzi rosa e vorrebbe scriverne uno lei stessa, ma vorrebbe scrivere una storia che sia vera, in cui tutte le ragazze possano immedesimarsi: non vuole un’eroina romantica bellissima e canonica a cui capitano “per caso” degli eventi a dir poco incredibili che la portano guarda caso a finire proprio tra le braccia del ragazzo che le piace. No, quello che Kate vuole è una storia autentica, così decide di scrivere di sé stessa e di quello che le è capitato durante le ultime vacanze di Natale.

Il giorno prima della Vigilia di Natale, infatti, a sorpresa si sono presentati a casa sua Bjorn, suo fratello, con sua moglie Trish (giovanissimi sposi) insieme agli amici Richard e Fleur. Tutti loro vivono in realtà in California, dove studiano al college, ma una volta saputo da sua madre che nel Minnesota stava già nevicando abbondantemente, Bjorn è saltato in auto insieme agli altri tre per trascorrere il Natale a casa: in fondo, la California non potrà mai competere con un Natale con tanta neve, l’albero di Natale, il cibo tipico svedese, le decorazioni, la pista di pattinaggio sul ghiaccio, cioccolata calda, ecc.  Richard è il migliore amico di Bjorn e a casa Bjorkman è di casa: fino a quattro anni prima viveva anche lui a St. Paul, ma poi si è trasferito altrove insieme alla sua famiglia. Kate ha sempre avuto una cotta per lui, dunque ritrovarselo a casa per Natale dopo quattro anni è per lei una bellissima sorpresa. Se non fosse per Fleur, che è la tipica bellissima e bionda ragazza californiana. Lei e Richard stanno insieme? Kate dovrà abbandonare il suo sogno da adolescente di stare insieme a Richard? E perché Fleur deve essere così simpatica e solidale con lei, oltre ad essere bellissima? Non poteva essere antipatica? In questo bel quadretto in cui Kate si appresta a trascorrere le feste natalizie, c’è poi Ashley brutta str*, una delle sue migliori amiche, che però tale non si dimostra: nonostante Kate le abbia confidato che a lei piace Richard, Ashley non fa che mettersi in mezzo e tentare a sua volta di conquistare il ragazzo…

La cosa bella di Voglio scrivere una storia d’amore è che va oltre le apparenze.

Kate non era decisamente quella che definiremmo un’eroina romantica: alta un metro e ottanta, indossa occhiali con lenti spessissime che le ingrandiscono gli occhi, decisamente non si piace e non si ritiene bella. Ai suoi occhi, non sarebbe mai potuta piacere ad uno come Richard, un ragazzo più grande di lei, bello e impossibile ai suoi occhi, amico di suo fratello. Infatti, quando lo vede con Fleur pensa subito che i due stiano insieme, perché anche lei è bellissima e simpatica quanto lui. Inizialmente, Kate vede in lei una rivale, quando invece il vero ostacolo tra lei e Richard non era altri che quella che doveva essere una sua vera amica, Ashley. Questo è un libro, quindi, che parla di valori veri: la famiglia, la vera amicizia, l’amore sano basato sulla sintonia, sul carattere di due persone e non sull’aspetto fisico. Ciò che conta è quello che abbiamo dentro ed essere sempre noi stessi, non mostrarsi come secondo noi gli altri ci vorrebbero. Per questo motivo, oltre a Kate e Richard che ho sempre amato, l’altro personaggio che ho a cuore di questo libro è proprio Fleur, che si è dimostrata una ragazza alla mano, simpatica, gentile, desiderosa di trascorrere un Natale tradizionale con una famiglia tradizionale, e che fin da subito si è dimostrata disponibile nei confronti di Kate; non a caso, Fleur si è subito dimostrata insofferente nei confronti di Ashley (e possiamo biasimarla? Assolutamente no!).

Infine, non posso non citare le mie scene preferite della storia:

  • la notte in cui Kate e Richard (maglietta bianca e pantaloni della tuta grigi, devo dire altro?) si ritrovano entrambi svegli e si mettono a suonare gli spartiti di Natale con il flauto, per poi scoppiare a ridere
  • la scelta dell’albero di Natale: Kate e Fleur che fanno finta di essere una coppia mi fanno sempre morire dal ridere!
  • la Vigilia di Natale: Richard che augura buon Natale a Kate in modo… speciale ♥
  • Kate e Richard alla pista di pattinaggio la mattina di Natale
  • la sera di Natale: tutti vanno a dormire e finalmente Kate e Richard restano da soli
  • la notte di San Silvestro: solo Kate poteva avere una zia super ricca che si chiama Silvestra che ogni anno dà una meravigliosa festa per salutare l’anno vecchio e festeggiare quello nuovo
  • la scena del fortino di neve e tutto ciò che ne consegue… ♥

Insomma… rileggere Voglio scrivere una storia d’amore è stato il modo migliore per iniziare l’anno! 


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